Confidi Friuli chiude il 2015 in utile

Allo studio un progetto di aggregazione con Confidimprese Fvg

UDINE - Importi deliberati a quota 92 milioni e in crescita del 14% rispetto all’anno precedente, 40,2 milioni (+4%) di garanzie rilasciate, 80,3 milioni di garanzie in essere, 874 pratiche e 165 nuove adesioni (al 31 dicembre i soci sono 5.331).

E un utile di quasi 54mila euro.

Sono i principali dati del bilancio 2015 di Confidi Friuli approvato in assemblea nella sala Valduga della Camera di commercio di Udine.

«In un contesto di congiuntura non positiva – commenta il consiglio di amministrazione – l’utile è stato reso possibile grazie a una oculata gestione e ai contributi ricevuti dalla Regione e dalla Cciaa».

In particolare, osserva il presidente Michele Bortolussi, «l’incremento degli importi deliberati risulta molto significativo, considerato il non facile contesto economico in cui il sistema bancario concede difficilmente credito».

Un sistema con il quale peraltro «si deve collaborare poiché, pur essendo opportuno considerare strumenti alternativi e innovativi di accesso, garanzie e controgaranzie, il credito continua a basarsi quasi esclusivamente sulle banche», aggiunge il consigliere delegato Giovanni Da Pozzo.

Nel corso dell’assemblea, ospiti il presidente di Confindustria Udine Matteo Tonon e il direttore di Confapi Fvg Lucia Piu, i vertici di Confidi Friuli hanno illustrato una fotografia dell’esercizio 2015 in cui emerge anche il valore dell’indice di solvibilità che si attesta ben al di sopra del limite del 6% previsto dalle disposizioni di vigilanza, con un patrimonio di 23,6 milioni più che capiente per coprire i rischi e che lascia altresì ampi margini per uno sviluppo dell’operatività.

Il trend delle partite deteriorate, con una copertura a fondo rischi del 56%, è poi diminuito dell’11,6, mentre il Tier 1 e il Totale Capital Ratio si sono mantenuti su valori più che apprezzabili (28,7%).

Ricordati i punti salienti dell’attività 2015 – dagli oltre 10 milioni deliberati sul Por Fesr alla convenzione con Cciaa e Confidimprese Fvg con 2 milioni camerali a disposizione, fino ai 5 milioni di finanziamento sull’iniziativa Top Europe –, Bortolussi è entrato nel merito della rinnovata disciplina del sistema Confidi.

«Il cda ha ritenuto che la strada di crescita oltre la nuova soglia dei 150 milioni per i Confidi vigilati fosse possibile ma non semplice visto lo scenario di mercato. Senza dimenticare che siamo stato il primo Confidi italiano a unire due diversi settori, industria e commercio, si è dunque preferito studiare un percorso di aggregazione, con l’obiettivo in particolare di non intaccare la qualità del credito».

Il partner naturale è Confidimprese Fvg e in quest’ottica si sta realizzando uno studio di fattibilità dell’operazione.

All’assemblea è intervenuto in videoconferenza Alessandro Carpinella della Kpmg che ha relazionato sul mondo della garanzia fidi, evidenziando la situazione a livello nazionale e illustrando le varie opportunità tra le quali, in primis, i processi di aggregazione.

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