Confidi Fvg, motore dell'economia regionale

A Pordenone affidamenti al commercio per il 32%, seguito da industria al 24,4% e artigianato al 21,8%

PORDENONE. Un bilancio da 17 milioni di euro, affidamenti in essere stabilizzati a quota 110 milioni, di cui garantiti per 60 milioni e 4131 soci attivi.

Sono questi solo alcuni numeri relativi al Confidi Pordenone che si è riunito in assemblea ordinaria e straordinaria al teatro Arrigoni di san Vito al Tagliamento.

All'ordine del giorno era prevista l'approvazione sia del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015 sia l'approvazione del progetto di fusione per incorporazione di "Medio Confidi FVG - Società consortile per azioni" in Confidi Pordenone.

All'incontro ha partecipato anche il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello il quale ha ricordato la strategicità della rete dei Confidi del Friuli Venezia Giulia.

A testimoniarlo sono i numeri con i quali l'amministrazione ha finanziato il sistema.

Si è infatti passati dagli oltre 11 milioni del periodo compreso tra il 2007 e il 2012 ai quindici milioni nel biennio 2014-2015, a cui andranno ad aggiungersi altri 5 nel 2016.

Questo irrobustimento del sistema delle garanzie diventa fondamentale per uno sviluppo armonico del comparto economico regionale, che si sta orientando sempre più verso un cambio di paradigma produttivo e che nel prossimo biennio beneficerà di cospicui finanziamenti derivanti dai fondi europei.

Il vicepresidente ha auspicato inoltre la messa in rete del sistema attualmente esistente dei Confidi presenti nel territorio regionale, per dare maggiore forza all'intero comparto.

Ad illustrare il bilancio è stato poi il presidente di Confidi Pordenone Roberto Cao.

In particolare, nella sua relazione ha messo in evidenza come l'attività del 2015 abbia permesso un importante rafforzamento patrimoniale.

Sul fronte degli affidamenti garantiti, seppur nell'anno in esame si siano complessivamente contratti per il 4,81%, il valore è comunque ben al disotto della media del sistema che si attesta invece al 25 per cento.

La maggiore incidenza degli affidamenti garantiti resta quella a favore del commercio (32 per cento per complessivi 36 milioni di euro), seguito da industria (24,4%, 27 milioni) artigianato (21,8%, 24 milioni).

Il segno più lo fanno registrare agricoltura (135), professionisti (62) e industria.

Nel corso dell'anno passato, l'attività di Confidi Pordenone si è concentrata su tre aspetti: il primo ha riguardato il sostegno finanziario alle aziende che comunque usciranno dal mercato, mentre il secondo ha avuto a che fare con la maggiore apertura di credito per le aziende che si stanno internazionalizzando.

Infine la terza direttrice ha riguardato il sostegno a favore delle start up affinchè potessero iniziare la propria operatività.

A tal proposito Cao ha rimarcato la necessità di continuare a dare fiducia a queste nuove imprese, premiando così progetti innovativi e idee dal potenziale di crescita interessante.

Sostenere le star up - è stato ricordato - diventa una forma di investimento per il futuro dell'intero sistema economico regionale.

Infine, nel corso della relazione si è stato ricordato che il terziario soffre in modo importante il mancato aumento dei consumi.

Si può considerare invece in modo positivo il piccolo incremento del settore industriale, il quale farebbe ben sperare su un consolidamento delle attività in attesa dell'auspicata ripresa.

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