Confindustria Udine, Pozzo sceglie i tre vice: sono Valduga, Toniutti e Cescutti

Il presidente designato ha presentato la squadra al consiglio generale di Palazzo Torriani, il 10 gennaio i nomi passeranno al vaglio dell’assemblea dei delegati 

Maura Delle Case
Luigino Pozzo, presidente designato di Confindustria Udine
Luigino Pozzo, presidente designato di Confindustria Udine

Il presidente designato di Confindustria Udine, Luigino Pozzo, ha scelto i suoi tre vice che il 16 dicembre ha presentato al consiglio generale dell’associazione. Si tratta di Chiara Valduga, proposta come vicario, Mario Toniutti e Nicola Cescutti, tre nomi di rilievo nell’ambito del panorama industriale friulano che si preparano ad affiancare il numero uno di Pmp Industries alla guida di palazzo Torriani.

Chiara Valduga è dal 2009 presidente del gruppo Cividale, azienda di famiglia tra le più rappresentative del panorama siderurgico regionale. Pozzo l’ha indicata come vicepresidente vicario, un ruolo di grande rilievo, come del resto si è potuto verificare con mano proprio in Confindustria Udine in questi ultimi mesi che hanno visto Piero Petrucco, vice vicario di Gianpietro Benedetti, prendere in mano le redini dell’associazione dopo la morte improvvisa dell’ingegnere, avvenuta lo scorso aprile. Per Valduga la chiamata in Confindustria Udine si aggiunge a quella recente in Camera di Commercio di Pordenone Udine dove siede, in qualità di rappresentante dell’industria, nel consiglio generale. Un ruolo il suo che è insomma sempre più da protagonista.

Completano la squadra dei vicepresidenti Mario Toniutti, amministratore delegato di Illiria, società udinese attiva nel settore dei distributori automatici, settore che Toniutti rappresenta, da vice presidente di Confida, anche a livello nazionale, e Nicola Cescutti, presidente della Servel-Mera srl di Paluzza, società specializzata nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili quali idroelettriche, fotovoltaiche e a biomasse, già coordinatore della delegazione di Tolmezzo di Confindustria Udine.

Palazzo Torriani, sede di Confindustria Udine
Palazzo Torriani, sede di Confindustria Udine

Pozzo ha presentato i nomi dei tre vice elettivi (ve ne sono infatti altri che sono vice di diritto) al consiglio generale, nomi che – insieme a quello del presidente designato – dovranno ora essere votati all’assemblea dei delegati di Confindustria Udine, assise composta da 850 imprenditori che si riunirà nel prossimo mese di gennaio (entro 45 giorni, dice lo Statuto, dalla seduta in cui il consiglio generale indica il presidente designato).

Solo a quel punto, ottenuto il via libera dell’assemblea dei delegati, Pozzo sarà eletto presidente e con lui i tre vice indicati ieri. «L’appuntamento è fissato per il 10 gennaio. La nostra intenzione è metterci al lavoro dal giorno dopo» dice Pozzo che a proposito della squadra aggiunge: «Ho cercato di coprire le varie categorie, dai servizi alla siderurgia alle energie rinnovabili. Valduga, oltre a essere una donna, è un’imprenditrice tra le più importanti della regione, di grande competenza, che darà un grande apporto all’associazione. Toniutti è un imprenditore di successo, che ha ricoperto ruoli anche a livello nazionale, Cescutti porta in dote l’esperienza della sua azienda in campi di grande innovazione come quello delle rinnovabili».

E questa è solo la squadra ristretta, perché Pozzo intende aprire il più possibile al coinvolgimento di imprese e imprenditori. Assegnando deleghe e istituendo commissioni.

«Tre quelle che abbiamo in programma - fa sapere – dedicate rispettivamente ai temi dell’energia, dell’innovazione e della cultura». Il programma per mandato quadriennale – Pozzo resterà in carica fino al 2029 – è in fase avanzata di stesura. «Ho presentato una bozza al consiglio generale, bozza che sarà integrata e completata per il 10 gennaio così da essere presentata in modo compiuto, insieme alla squadra, all’assemblea dei delegati» conclude il presidente che per ora non anticipa nulla se non due macro temi. «Ci concentreremo su lavoro e innovazione». Nel segno di tre parole d’ordine, snocciolate anche queste da Pozzo ieri: autorevolezza, competenza e rappresentatività.

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