Confindustria Udine verso la nomina del nuovo presidente: designati i saggi

Sono Dino Feragotto, Adrano Luci e Matteo Tonon. Il 7 ottobre daranno il via alle consultazioni. Il vicepresidente reggente Piero Petrucco: «Auspichiamo si arrivi a una candidatura unica»

Maura Delle Case
Palazzo Torriani, sede di Confindustria Udine
Palazzo Torriani, sede di Confindustria Udine

A distanza di cinque mesi dalla morte, improvvisa, di Gianpietro Benedetti, presidente del gruppo Danieli nonché numero uno di Confindustria Udine dal 2021, Palazzo Torriani dà il via alle procedure per il rinnovo della più alta carica associativa.

L’obiettivo lo mette nero su bianco il vicepresidente reggente Piero Petrucco: «L’auspicio del consiglio generale è quello di andare verso una candidatura unitaria con un sostegno molto ampio». Verso una figura forte dunque, rappresentativa, capace di andare a riempire il vuoto lasciato in casa degli industriali friulani da una figura come quella dell’ingegner Benedetti.

Il delicato compito di arrivare a una proposta nella quale l’intera base sociale possa riconoscersi è stato affidato alla commissione di designazione, che si è insediata ieri, composta da tre saggi: due past president e un vicepresidente al secondo mandato.

Si tratta rispettivamente di Adriano Luci, Matteo Tonon e Dino Feragotto. Nomi di esperienza, che si sono già dati uno stringente calendario per le consultazioni: quattro settimane – dal 7 ottobre al 6 novembre – sulle sei (massime) previste dallo Statuto. Un timing che ieri è stato comunicato ai soci, insieme ai nomi dei saggi, con apposita missiva.

Piero Petrucco, vicepresidente reggente di Confindustria Udine
Piero Petrucco, vicepresidente reggente di Confindustria Udine

Le consultazioni dovranno infatti coinvolgere un’ampia, qualificata e rappresentativa componente della base, che conta su oltre 700 soci.

Nel corso della prima settimana dall’insediamento – così prevede lo Statuto di Confindustria Udine – i saggi potranno ricevere auto candidature, formalizzate da almeno il 10% dei voti attribuiti alle imprese in regola con gli obblighi associativi.

Oltre alla comunicazione di uno specifico indirizzo email, al quale far pervenire le eventuali auto candidature, piuttosto che proposte o indicazioni sul profilo di possibili candidati, la commissione di designazione dovrà fissare almeno cinque date per altrettante audizioni, comunicandole ai soci effettivi con congruo preavviso.

Concluso il mese di audizioni, Feragotto, Luci e Tonon sottoporranno al consiglio generale le valutazioni su un massimo di tre candidati – così prevede ancora una volta lo Statuto –, sui rispettivi programmi e le indicazioni emerse dalle consultazioni dei soci, compresa la dimensione del consenso, che non potrà essere inferiore al 20% dei voti espressi dalle imprese associate. Sarà quindi il consiglio generale a definire il nome del presidente da proporre al voto dell’assemblea dei delegati: risulterà eletto in presenza dalla maggioranza assoluta dei voti presenti.

Stando all’auspicio del presidente reggente si dovrebbe dunque andare verso un candidato unico. Uno dei nomi più gettonati tra le indiscrezioni di queste ore è quello di Luigino Pozzo, presidente della Pmp Industries di Coseano. Ipotesi, comunque, considerato che le consultazioni non sono nemmeno iniziate.

Quel che invece sembra abbastanza certo è che l’assemblea dei delegati non sarà convocata se non all’inizio dell’anno prossimo, per garantire al futuro presidente il mandato pieno: elezione, come previsto dallo Statuto, in anno dispari e mandato quadriennale.

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