Confindustria Veneto scrive a Renzi: si sblocchino le grandi opere
VENEZIA, 4 dicembre 2015 - "Il Governo intervenga per sbloccare le opere infrastruttrali necessarie al Veneto e al Paese".
Lo ha chiesto in una lettera il presidente di Confindustria Veneto, Roberto Zuccato, rivolgendosi al presidente del Consiglio Matteo Renzi, a seguito di quello che viene definito lo "stallo" che negli ultimi mesi ha tenuto bloccate le opere progettate per modernizzare le infrastrutture del Veneto.
Zuccato evidenzia che il Veneto rappresenta un'importante piattaforma logistica dell'Europa, ma ad oggi rimane ancora irrisolta l'inadeguatezza del sistema infrastrutturale, con uno svantaggio competitivo per le aziende.
Opere come l'alta velocità tra Milano e Venezia, l'autostrada Valdastico Nord e l'intervento al porto di Venezia, sono necessarie per il rilancio del sistema economico della regione e dell'Italia e non possono più attendere e Zuccato ha rivolto un appello a Renzi affinché il governo proceda con determinazione nella loro realizzazione.
"Si tratta - si legge nella nota di Confindustria Veneto - di interventi che poggiano su risorse già stanziate, o di fonte privata o estera, che non implicano la richiesta di nuovi fondi".
Tra l'altro alcune di queste sono inserite nel provvedimento di rilancio del Paese "Sblocca Italia".
Senza dimenticare l'importante ricaduta economica e sulla società: queste opere consentiranno alle imprese ed ai territori di generare ricchezza e nuova occupazione, di essere forti negli scambi internazionali, oltre a limitare l'inquinamento e assicurare maggiore sicurezza sulle strade.
Entrando nel merito delle opere in questione, "l'alta velocità e capacità tra Milano e Venezia, in particolare il tratto Brescia-Padova, è strategica - sostiene Confindustria - per il riassetto dei traffici e per dare risposte ai problemi di inquinamento, in un'area di particolare criticità come la pianura padana. Pur con una dotazione di oltre 3 miliardi di euro, stanziati dalla finanziaria 2014, e progetti pronti per buona parte dei lotti del tracciato, i cantieri sono ancora fermi".
È trascorso già un anno, a causa della mancata convocazione del Cipe, chiamato a dare il benestare definitivo per i ritardi dell'istruttoria tecnica ministeriale.
Per quanto riguarda l'autostrada Valdastico Nord, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha individuato un iter di condivisione anche con la Provincia di Trento, ma il previsto tavolo tecnico procede con lentezza.
Infine le proposte per il porto di Venezia, tra questione delle grandi navi e rilancio commerciale. Si è individuata una soluzione - approvata da Regione Veneto, Comune di Venezia, Autorità Portuale - che consente allo scalo di mantenere la propria centralità nel traffico crocieristico, rispettando le esigenze ambientali.
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