Coopca: soldi per i dipendenti, non a fornitori e soci

Il liquidatore ha cominciato a saldare i compensi arretrati per 8,9 milioni. Dal concordato il soddisfacimento solo dei creditori privilegiati

UDINE. Pagamenti in arrivo per i dipendenti CoopCa. Il liquidatore giudiziale Paola Cella, ha cominciato a disporre i bonifici dei compensi arretrati, in totale 8,9 milioni. Ma i fondi relativi ai trattamenti di fine rapporto arriveranno soltanto a partire da settembre. Il concordato procede secondo i tempi prestabiliti. Soddisfatti i creditori privilegiati, per i chirografari - tra cui i risparmiatori e fornitori - non resterà nulla. «Abbiamo iniziato a disporre i pagamenti - dice Cella -, purtroppo sono un po’ lenti, perché l’ufficio personale non riesce a dare tutte le risposte nei tempi che vorremmo.

È stato disposto il pagamento delle retribuzioni concorsuali. Ai primi di settembre arriveranno anche tutti gli importi dei Tfr. Abbiamo preferito agire così affinché non ci fossero errori. Ma il riparto è stato fatto e autorizzato. Come detto i pagamenti sono stati disposti in parte, ma gli altri arriveranno appena possibile».

A creare un po’ di grattacapi è la gestione in continuità: «Nell’attuale fase della liquidazione - prosegue Cella -, alcuni pagamenti non possono essere erogati perché mancano i saldi al commissario giudiziale nel periodo della continuità. Se le cose sono state fatte in maniera corretta, auspichiamo di poter concludere il pagamento di tutti i privilegiati. I dipendenti comunque saranno tutti soddisfatti». Complessivamente i creditori privilegiati incasseranno alla fine del concordato 30,7 milioni di euro. Poco meno di 9 se ne vanno per saldare i conti con i lavoratori. Nel piano di concordato presentato il 17 marzo 2015, Coopca sottolinea di avere in carico «639 dipendenti, di cui 636 con rapporto a tempo indeterminato, uno a tempo determinato e due con rapporto interinale». A tutto maggio, dei 639 dipendenti, 86 lavoratori non hanno trovato una nuova collocazione. Perciò la Regione, d’accordo con il Comune di Tolmezzo, ha avviato un protocollo di collaborazione con la società Umana, per attivare sul territorio una sinergia di servizi pubblici e privati capaci di assicurare opportunità di impiego e di reingresso nel mercato del lavoro.

I soci, invece, resteranno a bocca asciutta. Anche se Cella professa cautela: «I librettisti fanno parte dei creditori cosiddetti chirografari - precisa -. Per adesso non c’è la liquidita, ma non posso neanche fare delle previsioni. Ovviamente le operazioni di Alleanza 3.0 esulano dal concordato». Il riferimento è alle donazioni che la cooperativa ha deciso di fare verso i soci, restituendo metà dei crediti vantati verso la coop carnica. Complessivamente i creditori chirografari vantano 24,6 milioni. Oltre ai soci, questa categoria comprende anche fornitori, istituti bancari e persino le cooperative che nel momento della crisi di CoopCa hanno anticipato la liquidità. L’eventuale pagamento dei chirografari avverrà secondo un ceto creditorio predeterminato che vede al primo posto gli istituti bancari, seguiti dai fornitori e quindi dai soci avventori.

Sulla realizzazione del Piano hanno influito negativamente i mancati realizzi dei punti vendita di Cassola, Crocetta del Montello e Torri di Quartesolo. A questi si aggiungono quelli dei punti vendita di Mestre. Venduti, invece, gli immobili di Amaro (45 mila euro), Tolmezzo (995 mila euro), Pontebba (96 mila euro), Tolmezzo e Spilimbergo (prezzo complessivo di 847 mila euro), Cervignano, Cividale, Tarcento, Aviano in San Liberale e Trieste Conca d’oro (prezzo complessivo di 628 mila euro), Tarvisio (1,3 milioni) e Codroipo (2 milioni), nonché il punto vendita di Amaro.

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