Coronavirus, Autovie: via gli esattori dai caselli

Caselli «solo con casse automatiche», e un esattore disponibile «in casi di criticità», sulla rete autostradale gestita da Autovie Venete. È una delle misure messe in atto dalla Concessionaria, per «un'azione di prevenzione efficace» contro la diffusione del coronavirus

TRIESTE. Caselli «solo con casse automatiche», e un esattore disponibile «in casi di criticità», sulla rete autostradale gestita da Autovie Venete. È una delle misure messe in atto dalla Concessionaria, per «un'azione di prevenzione efficace» contro la diffusione del coronavirus.

«Tutti i servizi di primario interesse - assicura Autovie - sono garantiti anche con azioni di rinforzo: gli ausiliari possono contare su sette diverse sedi, così come gli operai della manutenzione che gravitano su Palmanova, Cessalto, Portogruaro e Porcia. Questo fa sì che non ci siano assembramenti. La mensa di Palmanova, in cui vengono serviti circa 200 pranzi, già dalla scorsa settimana ha sostituito l'erogazione con la consegna dei pacchetti pranzo. Chiuso il Centro Assistenza Clienti di Venezia e anche quello di Latisana. Nelle aree di servizio in zona rossa (Gruaro, Fratta, Calstorta e Bazzera) è stato adottato l'orario di apertura ridotto dalle 6 alle 18. Aperti gli impianti di erogazione del carburante».

L'azienda, spiega una nota, «ha predisposto un documento di valutazione del rischio che prevede più livelli di intervento (giallo, arancione, rosso e nero). Attualmente le misure adottate corrispondono alla fase arancione e comprendono» anche «la suddivisione del Centro Radio Informativo di Autovie Venete in due spazi diversi». Sono stati ridotti «al minimo indispensabile gli spostamenti del personale» e nei cantieri il lavoro prosegue «adottando le misure indicate dal Governo».

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