Cortina 2021: i mondiali "saranno un volano per l'economia"

Una grande opportunità, dicono gli artigiani del Veneto per l'effetto moltiplicatore e le attività: ogni euro investito ne genera 1,4 di risorse. Oltre 17 mila imprese coinvolte. Per Confindustria "una vetrina mondiale per le eccellenze"

Tornano in Italia i campionati mondiali di sci alpino. Dopo l’ultima esperienza di Bormio 2005, Cortina si è aggiudicata, per la quarta volta, la manifestazione del 2021.

Soddisfatte le categorie economiche. “Una grande notizia sotto diversi aspetti –afferma Luigi Curto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto-. Un riconoscimento alla nostra capacità organizzativa, alla bellezza dei nostri luoghi e soprattutto una opportunità economica da non perdere. Grandi, medi e piccoli eventi hanno un impatto positivo sull'economia. I primi sono importanti per lo sviluppo dell'immagine del Paese e delle sue infrastrutture; gli ultimi due, invece, creano ricchezza immediata sul territorio. Stando ad un recente studio del Centro di Formazione Management del Terziario e realizzato da Ciset – Ca' Foscari Venezia, infatti, i grandi e medi eventi rappresentano un'occasione unica per incentivare lo sviluppo e la crescita economica, attirare gli investimenti, accrescere la notorietà della destinazione e sviluppare il settore turistico. Nel caso dei grandi eventi, ad esempio, esiste un effetto moltiplicatore che consente di raccogliere – per ogni euro investito in ristrutturazioni o nella costruzione di nuove opere – 1,4 euro di risorse nel sistema economico”.

Eventi come questo hanno effetti positivi su tutta l’economia locale. Pur rappresentando l'esborso più consistente, quella destinata all'alloggio non è infatti l'unica voce di spesa dei turisti, rileva la Confartigianato del veneto. I visitatori (stranieri e non) spendono buona parte del loro budget – circa il 17%, secondo lo studio – per l'acquisto dei prodotti enogastronomici e dell'artigianato locale oltre ai pasti consumati in bar, ristoranti e pizzerie.
“In tutto questo –sottolinea Curto - l’artigianato svolge un ruolo centrale. Sono oltre 17mila le imprese venete che il Centro Studi Confartigianato Veneto stima essere operanti in settori potenzialmente coinvolti nel turismo, di cui 566 nella sola provincia di Belluno. Un esercito di oltre 30 mila lavoratori che da questo progetto avranno di certo ricadute importanti in termini economici. Ma non solo, è importante che Governo, Regione ed enti Locali si attivino da subito per progettare e realizzare tutte quelle opere e quegli interventi in servizi ed infrastrutture necessari a gestire nel miglior modo possibile i flussi turistici e poi destinati a rimanere in eredità al territorio una volta conclusa la manifestazione sportiva”.

"L’assegnazione ufficiale a Cortina d’Ampezzo apre una fase nuova per il nostro territorio: c’è una sfida impegnativa che richiama tutti, istituzioni pubbliche, categorie economiche e singoli cittadini, ad agire con coraggio e responsabilità per arrivare preparati a questo appuntamento così importante. Servono perciò unità di intenti e capacità progettuale per risolvere alcuni problemi ormai noti a tutti, ad iniziare dalle infrastrutture. Su questo Confindustria Belluno Dolomiti intende svolgere un ruolo attivo, in un’ottica di collaborazione e di condivisione con tutti i soggetti interessati" dice il presidente degli industriali bellunesi, Luca Barbini.

"C’è molto da fare – aggiunge Luca Barbini – e il tempo a disposizione non è molto. Perciò è fondamentale individuare subito, e insieme, le opere e gli interventi che servono e che si possono realizzare, seguendo un programma che non ammette lungaggini e ritardi. Sappiamo che questa è un’occasione storica per la nostra provincia, per le Dolomiti, per il Veneto e per tutta Italia. Sarà una vetrina mondiale che ci permetterà di presentare al mondo le nostre eccellenze, anche produttive".

 

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