Cortina d’Ampezzo dà il via alla stagione invernale: dall’11 novembre si scia

La Regina delle Dolomiti gioca d’anticipo e inaugura la nuova stagione invernale, prevista in calendario per il 27 novembre. Aperti gli impianti e le piste del Col Gallina al Falzarego. Il Veneto è al quarto posto in Italia per tasso di turisticità

La neve chiama, e Cortina risponde! La Regina delle Dolomiti anticipa la stagione invernale – prevista da calendario a partire dal 27 novembre 2023 – e apre dall’11 novembre agli sciatori gli impianti e le piste del Col Gallina al Falzarego, dalle 8.30 alle 16.30. Le prime nevicate, seguite dalle temperature favorevoli, hanno infatti consentito questo regalo a tutti gli amanti della neve, che potranno così godere di queste “prove generali” dell’inverno. Gli altri impianti di Cortina Skiworld apriranno tra la fine di novembre e i primi di dicembre, per farsi trovare pronti per il grande battesimo di stagione durante il ponte dell’Immacolata.

Vale la pena ricordare che nella stagione del turismo invernale in Italia (da dicembre a febbraio) si addensano oltre 39 milioni di presenze turistiche, il 10,1% del totale annuale. I territori caratterizzati dall’offerta di servizi per l’attività sciistica presentano una più elevata vocazione turistica: il tasso di turisticità più elevato viene registrato a Bolzano con 63,3 giornate di presenza nel complesso degli esercizi ricettivi per abitante, seguita da Trento con 33,8 presenze per abitante, quindi Valle d’Aosta con 28,9 presenze per abitante e Veneto con 14,6 presenze per abitante.

Il turismo rappresenta un pilastro chiave dell’economia della montagna, come ricorda un report dedicato di Confartigianato nazionale, cluster per cui l’Italia è leader in Europa. Secondo la classificazione territoriale europea di Eurostat, l’Italia è il primo paese dell’Unione europea a 27 per PIL realizzato in province montane, territori in cui almeno metà della superficie e/o della popolazione è in aree montane: nel 2019 (ultimo dato disponibile) ammonta a 805,6 miliardi di euro, il 44,9% del totale nazionale, una quota più che doppia rispetto al 20,7% registrato dalla media delle aree montane. Vero che il Covid ha segnato una battuta d’arresto nel 2020 e anche nel ‘21, ma già la stagione 2022 aveva recuperato il trend del pre-pandemia.

Si ringrazia per le foto:  ©ManazProductions

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