Cortina ristruttura gli alberghi in vista dei Mondiali di sci e delle Olimpiadi
VENEZIA. Cortina sarà pronta per i Mondiali di sci, nel prossimo mese di febbraio. Lo ha assicurato Alessandro Benetton, presidente della Fondazione Cortina 2021, facendo il punto a margine della Mostra del Cinema, durante l’evento denomincato “Ciak si scia”. Mancano 150 giorni al 7 febbraio, il primo giorno di gara. Eppure, ha rassicurato Benetton, «siamo in perfetta tabella di marcia, le piste e gli impianti saranno pronti e non ci saranno problemi per l’aspetto sportivo».
Ma a Cortina l’euforia dell’attesa – ben 20 alberghi sono in ristrutturazione su 50 – è attraversata dalla grande paura, quella del ritorno del Covid. Per motivi di sicurezza, è stato annunciato ieri, è stata dimezzata la presenza di spettatori agli eventi.
«Stiamo lavorando con le autorità sanitarie per accogliere gli spettatori in sicurezza», assicura Valerio Giacobbi, l’amministratore delegato di Cortina 2021. «Rispetto ai 120 mila spettatori che ci aspettavamo nei 15 giorni prima del Covid, la capacità massima a disposizione sarà di circa la metà: 50 mila, massimo 60 mila persone complessive, cioè 5 mila al giorno nel periodo di massima frequenza».
I biglietti saranno in vendita dal 19 ottobre. E già per quella data si potrebbe capire se l’evento si svolgerà in presenza di pubblico, seppur ridotto, o a porte chiuse. Oppure, nella peggiore delle ipotesi, rischierà di essere annullato. Un’eventualità che già tutti vogliono rimuovere.
«Anche perché il rinascimento di Cortina», come ha confermato il sindaco, Gianpietro Ghedina, «passa per i grandi eventi internazionali e la regina delle Dolomiti punta all’apertura tutto l’anno, quindi alle quattro stagioni, trascinando l’intera area dolomitica».
L’effetto palla di neve, lo ha definito Benetton. Non solo per le Dolomiti, ma per tutto il Veneto, fino a Venezia. «Venezia è con voi», ha detto il sindaco Luigi Brugnaro, «ed è pronta a dare una mano per la comunicazione ed eventuali iniziative specifiche».
«Penso che il legame tra Venezia e Cortina», ha risposto il presidente Benetton, «sia tanto tangibile quanto intangibile. C’è un’occasione di scambio di visibilità, in concomitanza con i grandi eventi come il Festival del Cinema e il Carnevale. Ma, a lungo termine queste iniziative serviranno a rafforzare il concetto di fare le cose insieme, come Paese. Possiamo dimostrare che, anche nel nostro Paese, un grande evento può fare la differenza nel lancio del territorio, con il cosiddetto effetto palla di neve».
Gli impianti sportivi sono pressoché ultimati (tra qualche contestazione ambientalista), le infrastrutture stradali ancora no; il sindaco di Longarone, Roberto Padrin, ha chiesto scusa ai turisti per i cantieri che hanno comportato lunghe code ed ha confermato che è iniziato lo studio della variante olimpica per la città del Vajont.
Cortina è in corsa per portare la banda larga, con la prospettiva di diventare la capitale alpina dello smart working, come ha suggerito il sindaco.
A questo punto Lorraine Berton, presidente del Gruppo tecnico sport e grandi eventi di Confindustria, ha colto la palla al balzo per sollecitare investimenti non solo lo sport, ma anche per l’infrastrutturazione di «quel gioiello di imprese che ci sono in provincia», a cominciare da quelle dell’occhiale e che i grandi eventi contribuirebbero a rilanciare.
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