Corvallis, un top manager ex Telecom per ampliare il perimetro

Entra come amministratore delegato Carlo di Lello. L'azienda padovana fattura 126 milioni e impiega 1.400 persone in 25 sedi sparse in Italia. Al varo il nuovo piano industriale: nuovi partner e acquisizioni dal 2017

Corvallis Holding, 126 milioni di fatturato e 1400 risorse impiegate in venticinque sedi in Italia, rafforza la sua governance in vista del varo del nuovo piano industriale, che prevede a partire dal 2017 un percorso di trasformazione con nuove acquisizioni e partnership industriali.
 
Il Consiglio di Amministrazione ha nominato pertanto Carlo Di Lello nuovo amministratore delegato di Corvallis Spa, società nella quale si concentrano le attività di core business del gruppo e che realizza il 60% del fatturato consolidato di Corvallis Holding.


Carlo Di Lello proviene da Telecom Italia Information Technology, del quale era responsabile Application Development & Management. "Il suo coinvolgimento nasce dalla volontà dei soci del Gruppo Corvallis di rafforzare la piattaforma manageriale, integrandola con un profilo di forte spessore industriale, riconosciuto a livello nazionale e internazionale" spiega l'azienda
 
“L’importante crescita che sin dal 2012 ha riguardato il Gruppo Corvallis – spiega Enrico Del Sole, Ad di Corvallis Holding e vice presidente di Corvallis Spa, nel presentare la nuova nomina – ha reso necessaria una nuova organizzazione in funzione anche dei nuovi sfidanti obiettivi di crescita di fatturato e marginalità, che Corvallis cercherà di perseguire sia per linee interne sia per nuove acquisizioni. Il percorso tracciato dal nuovo piano industriale si basa su una forte componente industriale. Oggi, a 30 anni dalla nascita, Corvallis è in procinto di cambiare pelle diventando un gruppo sempre più forte e articolato, che si pone obiettivi molto ambiziosi. È essenziale, pertanto, che il management storico rappresentato da me e dal mio socio, Antonio Santocono, sia integrato con figure di alto livello specialistico atte a governare la trasformazione”.
 

 

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