Costituita a Pordenone DiEx, il Digital Innovation Hub per il Nordest

Insediata nella Lean Experience Factory di San Vito al Tagliamento, è al servizio del territorio del Fvg e del Veneto Orientale. La mission di DiEx, primo esempio in Italia, è supportare, guidare e accompagnare le imprese nella trasformazione digitale

PORDENONE – È stata costituita oggi, 10 aprile,  a Pordenone Digital Experience (DiEx), il Digital Innovation Hub insediato nella Lean Experience Factory di San Vito al Tagliamento al servizio del territorio del FVG e del Veneto Orientale sviluppato secondo le linea guida del Piano Nazionale Industria 4.0. La mission di DiEx, primo esempio in Italia, è supportare, guidare e accompagnare le imprese nella trasformazione digitale assicurando loro adeguate competenze e servizi di consulenza di primissimo livello.

«Pordenone fa scuola» ha commentato il Presidente di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti riferendosi al ruolo di apripista della Territoriale in ambito nazionale, un ruolo riconosciuto dallo stesso ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda e dal fatto, uno dei tanti già iscritti in agenda, che il 20 aprile, al MIUR, ci sarà un primo incontro operativo per l’illustrazione del progetto. «Nella sua espressione tecnica, l’hub di competenze – ha spiegato ancora Agrusti durante la conferenza stampa di presentazione dell’Associazione Temporanea di Scopo – esisteva già a San Vito grazie all’intuizione di Unindustria sull’implementazione della LEF».

Agrusti, che ha annunciato il prossimo ingresso nella compagine dei partners anche di Confindustria Digitale e dell’imminente corso riservato ai dirigenti di viale dell’Astronomia e delle Territoriali, ha parlato di occasione straordinaria, di rivoluzione in atto e non futura in cui il Governo ha scommesso complessivamente 21 miliardi di euro. «Dobbiamo trasferire al nostro sistema industriale le competenze – ha spiegato ancora il Presidente – e sensibilizzare la formazione, lo stiamo facendo anche con la collaborazione delle organizzazioni sindacali affinché nelle imprese si prevedano ore di formazione per acquisire know-how in linea con la trasformazione digitale». Il Presidente, infine, ha aggiunto che le varie componenti territoriali hanno agito e stanno agendo compatte e che non vi è mai stata necessità di forzare alcuno all'adesione del progetto.

Il dettaglio nell’intervento di Paolo Candotti, Direttore di Unindustria, il quale ha spiegato che «la specializzazione prevalente del DiEx, che sarà coordinato proprio da LEF, è la digitalizzazione dei processi produttivi - Factory of the future e in altre declinazioni tecnologiche quali Smart Manufacturing – macchine intelligenti, Machine learning, Man-machine cooperation (COBOT), Internet of Things, Cyber security, Big data». Specializzazioni che saranno assicurate in coerenza con i settori e le traiettorie delle S3 (Strategie di Specializzazione Intelligente) della Regione Friuli Venezia Giulia e in linea con il piano Nazionale Fabbrica Intelligente del CLUSTER MECCANICA.

Franco Scolari, Direttore del Polo Tecnologico di Pordenone e Mario Pezzetta, del Distretto Tecnologie Digitali hanno spiegato il percorso che le due entità stanno parallelamente effettuando verso la definizione di un rating di performance digitale verso la clusterizzazione. Dal secondo una considerazione importante secondo cui questa sfida la deve vincere l’intera regione che, diversamente, non avrà il futuro della migliore Europa.

Il DIH si è posto l’obiettivo di sviluppare una cinquantina di progetti di digital trasformation nei primi 12 mesi (150 nel secondo anno), attivare finanziamenti per almeno 50 milioni di euro, sotto varie forme, inclusa la defiscalizzazione per le imprese che hanno avuto i servizi del DIH (su questo punto sono state evidenziate più volte le scadenze cui dovranno attenersi le imprese, prima delle quali – e più importante – al 31.12.2017), sviluppare almeno 25 curricula digitali, tenere almeno 100 giornate di formazione, 10 eventi workshop ed avere 500 partecipanti agli eventi nei primi 12 mesi.

 «Tutte le imprese devono abbracciare l’evoluzione digitale per sopravvivere nel lungo periodo, i mancati investimenti sono costati in prodotto interno lordo e competitività, chi ha fatto il passo verso il digitale – ha osservato infine Agrusti – ha già avuto dei vantaggi. E ne avrà».

Componenti del DiEX sono: Unindustria Pordenone | Lean Experience Factory | ITS Kennedy | Unindustria Servizi e Formazione Treviso Pordenone (Unis&f) | Polo Tecnologico di Pordenone | Friuli Innovazione | Consorzio Universitario di Pordenone | Cluster Comet | Cluster Arredo e Sistema Casa | Distretto Tecnologie Digitali | MIB Trieste School of Management | ITS Malignani | Presidente Ordine degli Ingegneri di Pordenone | Università di Udine e Competence Center Nord-Est.

 

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