Crédit Agricole Cariparma chiude l'operazione Casse di risparmio

L'istituto di credito, controllato dal gruppo francese e socio di maggioranza di FriulAdria, perfeziona l’acquisto della quota di maggioranza di Cassa di Risparmio di Cesena, Cassa di Risparmio di Rimini e Cassa di Risparmio di San Miniato

PORDENONE - La comunicazione era attesa ed è arrivata.

La notizia della chiusura del deal è stata diffusa ufficialmente: “Crédit Agricole Cariparma ha perfezionato l’acquisto dallo Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi del 95,3% del capitale sociale di Cassa di Risparmio di Cesena S.p.A., Cassa di Risparmio di Rimini S.p.A. e Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.” si legge in una nota dell’istituto di credito.

“Siamo soddisfatti di aver concluso nei tempi previsti un’operazione complessa - ha dichiarato Giampiero Maioli, Senior Country Officer del CA in Italia e CEO del Gruppo Bancario Credit Agricole Italia - resa possibile dalla fattiva collaborazione di tutte le istituzioni italiane che hanno partecipato. Il negoziato con lo Schema Volontario del FITD e le altre parti coinvolte è stato esemplare per disponibilità e impegno. I nostri sforzi fin da oggi avranno come obiettivo le Tre Casse di Risparmio, i nostri nuovi colleghi e i loro Clienti, perché inizi un nuovo percorso all’insegna dello sviluppo, della solidità e della crescita sostenibile”.

L’ingresso delle tre Banche nel Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia rappresenta il passaggio finale di una più ampia operazione nell’ambito della quale lo Schema Volontario ha apportato alle tre Banche capitale e risorse patrimoniali aggiuntive e le casse di risparmio acquisite hanno a loro volta perfezionato la cessione di 2,7 miliardi  di euro di crediti deteriorati lordi attraverso un’operazione di cartolarizzazione e quella di ulteriori 286 milioni di sofferenze e inadempienze probabili attraverso un’operazione di cessione diretta.

Si attendono ora le assemblee delle tre Banche per il rinnovo dei consigli di amministrazione e degli organi di controllo previste per la prima metà di gennaio.

Si chiude così un anno strategico per il Gruppo Agricole in Italia che, con un investimento importante - pari a circa 3 miliardi nell’arco del 2017 -, porta a casa una tripletta di tutto rispetto ed entra definitivamente nella top five dei gruppi finanziari in Italia, rafforzando il suo modello di business su diversi métiers: prima il risparmio con l’acquisizione di Pioneer da parte di Amundi, poi il private banking di alta gamma con l’acquisizione di Banca Leonardo da parte di Indosuez Wealth Management ed ora la chiusura definitiva dell’accordo di acquisto delle tre Banche salvate nel centro Italia da parte di Crédit Agricole Cariparma.

L’accordo porterà CA Cariparma ad allargare sensibilmente la rete sportelli superando l’11% della quota di mercato in Emilia Romagna, dove diventerà a tutti gli effetti il secondo player bancario sul territorio, e accrescendo dal 2,4 al 6,2% la quota di mercato in Toscana.

La base clientela sarà rafforzata di circa il 20%.

L’operazione, che rientra nel piano strategico “Ambizione Italia 2020”, contribuisce quindi allo sviluppo di Crédit Agricole Cariparma in regioni target senza modificarne il posizionamento geografico, e tiene conto dell’affermata presenza della Banca nei territori adiacenti.

Anche le sigle sindacali hanno in più occasioni ribadito il loro apprezzamento per la soluzione raggiunta.

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