Da Bibione a Sottomarina: addio ai grattacieli, più villette e piste ciclabili

È Jesolo la località che ha puntato maggiormente sugli edifici costruiti in altezza: una soluzione che in futuro lascerà spazio a tipologie in sintonia con il paesaggio

JESOLO. Il turismo sulle spiagge venete sviluppa investimenti annui superiori a un miliardo tra pubblico e privato. Per questo il presidente di Federalberghi Veneto, Marco Michielli, non si stanca mai di chiedere più attenzione verso questa economia che da sola supera agricoltura e manifatturiero. «Meritiamo di più», dice, «e sotto tutti gli aspetti, dall’informazione alla tassazione agli incentivi. L’economia veneta è a forte trazione turistica».


Piste ciclabili
I Comuni se ne sono accorti. Ad esempio a Bibione sono stati spesi un centinaio di milioni per ristrutturare praticamente tutti i 90 alberghi. «Non solo», spiega il presidente degli albergatori locali, Silvio Scolaro, «ci sono stati investimenti per gli otto chilometri di piste ciclabili, la riqualificazione del vecchio faro, luogo per grandi eventi, con il traghetto per Lignano. Penso al piano casa, al villaggio Lido dei Pini. Ora toccherà alla piste ciclabili del percorso interno, lungo le valli, per 5 milioni di euro».


Miami dell’Alto Adriatico
Capitolo a parte per Jesolo. Doveva essere la Miami dell’Alto Adriatico, ma queste aspettative sono state in parte tradite. Il piano dell’urbanista giapponese Kenzo Tange voleva addirittura arretrare la linea degli alberghi per cedere spazio prezioso all’arenile, ma di fatto non è stato tradotto nel piano regolatore poi definito dal Comune e approvato. Sono sorte in questi 10 anni le famose “torri”, dal Merville, coperto di pareti a specchio, in Pineta, poi la Torre Aquileia in piazza Mazzini, poi le due torri di piazza Drago, quella in piazza Marina fronte mare, la più richiesta per la posizione. E i cantieri sono aperti oggi per altri residence e alberghi in piazza Marconi, quindi verso la zona delle ex colonie in piazza Milano. Investimenti da 40-50 milioni l’uno. Cinque i parchi o centri commerciali previsti e realizzati di cui uno, il più grande, Jesolo Magica concepita dall’archistar Zaha Hadid alle porte del lido, non si sa ancora se vedrà la luce ora che è naufragata anche la Via del Mare, superstrada veloce e a pagamento dal casello di Meolo al lido.


Operazioni fallimentari
Ma i grattacieli si sono dimostrati operazioni fallimentari. La richiesta si è concentrata su villaggi e residenze come Jesolo Lido Village dell’architetto newyorkese Richard Meier verso piazza Milano. «Costruzioni più basse», spiega il sindaco, Valerio Zoggia, «villaggi con piscine, casette, giardini. I turisti, soprattutto italiani, che hanno investito al lido di Jesolo hanno preferito questa tipologia di abitazioni estive».
Ogni Comune fa le sue scelte. Chioggia e Sottomarina, come ricorda il presidente del Consorzio Lidi di Chioggia, Renzo Bonivento, sta puntando molto sui B&B. «Tante vecchie strutture private si stanno riconvertendo», spiega, «con l’obiettivo di unire il territorio tra Chioggia a Sottomarina. Dopo gli anni della riqualificazione dei camping è iniziata questa nuova fase che porterà il turismo anche verso l’entroterra, dando la possibilità ai turisti di scoprire il territorio».


Nuovi parcheggi
Caorle ha invece ha puntato molto sui parcheggi, uno su tutti quello grande all’ingresso della località, oltre la progressiva riqualificazione dei 130 alberghi: «Anche da noi gli investimenti sono stati dirottati verso piste ciclabili e turismo sostenibile, mentre gli alberghi più grandi stanno investendo su Spa e centri benessere per allungare la stagione, la vera sfida del futuro».


Polmone verde
Da ricordare la crescita di Eraclea Mare, polmone verde con la sua pineta, una spiaggia che ha moderato le colate di cemento e oggi aspetta di vedere realizzato il grande villaggio turistico di Valle Ossi. Un investimento da 100 milioni, come ha spiegato il giovane sindaco Mirco Mestre, con la prospettiva di 14 mila presenze giornaliere su 250 ettari di parco e villaggio. Sarà pronto nel 2020.
Cavallino Treporti, con i suoi 30 camping è la prima località per il turismo all’aria aperta. «Sul litorale», dice la sindaca Roberta Nesto, «si investono in media 30 milioni l’anno tra pubblico e privato. Abbiamo rifatto il porto peschereccio a Punta Sabbioni, nel 2019 sarà la volta della ciclabile sul Pordelio. Sono stati ristrutturati molti camping di altissimo livello, senza contare scuole, caserma della polizia locale, le batterie militari Pisani e Amalfi diventate musei e luoghi per eventi». —
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