Da Israele al Fvg la tecnologia antidrone è già qui
UDINE - Droni e rischio terrorismo per aeroporti, obiettivi sensibili e centri urbani: In Italia è già testata e funzionante l’unica tecnologia in grado di identificare, intercettare e neutralizzare i droni a distanza.
Presentata in anteprima nazionale a Udine due anni fa dall’azienda friulana MD Systems – concessionario in esclusiva per l’Italia - la tecnologia in questione si chiama MC-Horizon e arriva direttamente da Israele.
La sicurezza anti-drone è una priorità assoluta per i governi: nel pomeriggio di ieri le partenze dall'aeroporto londinese di Heathrow sono state sospese a causa dell'avvistamento di un drone, mentre tra il 19 e il 21 di dicembre sono stati annullati centinaia di voli all'aeroporto di Gatwick per lo stesso motivo.
“Immaginate di appoggiare su un piano un bicchiere capovolto – spiega Marco Cavalli, analista friulano della MD Systems – McTech funziona allo stesso modo: il radar delimita e monitora la superficie e il volume impostati identificando e neutralizzando tutti gli oggetti in volo. Come Md Systems stiamo studiando la protezione di diversi siti ad alto rischio”.
La tecnologia MC-Horizon, sviluppata dall’azienda israeliana McTech RF Technologies Ltd. Leader internazionale per la sicurezza, riesce a identificare un “oggetto volante” a 3,5 km di distanza, intercettarne la rotta e i comandi per portarlo lontano dalle eventuali zone a rischio.
Inoltre, oggi è ancora più performante e semplice da usare nell’ingombro di una piccola valigia.
Il sistema McTech funziona a 4 livelli: Detection, l’identificazione del drone attraverso radar e RF scanning fino a 3,5 km di distanza, Acquisition, il rilevamento e la “cattura” attraverso telecamere termiche a lungo raggio fino a 1,5 km, Neutralization che, già a una distanza di 2,5 km, scollega la trasmissione neutralizzando il segnale del drone, e, se necessario, la Distruction, la distruzione finale con sistema laser fino a 1 km.
Gli altri sistemi in uso nel mondo riescono soltanto ad intercettare la frequenza del drone interrompendone il volo e facendolo precipitare con il rischio di far detonare a terra l’eventuale materiale esplosivo a bordo o di fare disperdere le sostanze nocive con effetti disastrosi su persone e cose nel giro di metri o kilometri.
I droni sono nati circa 6 anni fa e hanno avuto sviluppo e diffusione velocissimi ed esponenziali tanto che oggi chiunque, con circa 500 euro, può acquistare un drone perfettamente funzionante in grado di volare fino a 2 km di distanza. Sono talmente piccoli che sono difficili da individuare con tecnologie classiche.
“Questa tecnologia – continua Cavalli - rappresenta la soluzione ottimale per la sicurezza pubblica e privata: basti pensare a zone militari, edifici governativi e siti nucleari, ai grandi luoghi pubblici a rischio attacco come stadi, aeroporti, stazioni, piazze, mercati oppure, oppure agli stabilimenti delle aziende che possono essere facilmente violati e spiati da un drone in volo.”
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