D’Agostino conquista la presidenza del Porto
Zeno D’Agostino sarà per i prossimi quattro anni almeno (nel 2020 in realtà potrebbe essere riconfermato anche se per una volta soltanto) il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale. Il ministro di Infrastrutture e trasporti Graziano Delrio lo ha infatti formalmente proposto al vertice della nuova Authority triestina prima della sua partenza per il G7 in Giappone. La lettera per l’intesa con le Regioni interessate (in questo caso soltanto il Friuli Venezia Giulia) è già stata firmata dallo stesso Delrio e inviata alla presidente Debora Serracchiani che ieri ha subito definito quella per D’Agostino «un’ottima proposta» annunciando anche che «la risposta formale sarà inviata nei tempi più rapidi». Per l’insediamento ci vorranno comunque ancora alcuni giorni dato che vanno sentite per un parere consultivo anche le Commissioni Trasporti di Camera e Senato.
Dopo l’approvazione della legge di riforma dei porti che riduce le precedenti 24 Autorità portuali a 15 Autorità di sistema portuale (con alcune deroghe) quella di D’Agostino fa parte del primo tris di proposte alla presidenza fatte da Delrio. Le altre riguardano Rodolfo Giampieri per quanto concerne l’Adsp del mare Adriatico centrale che ha sede ad Ancona e Sergio Prete per l’Adsp dello Jonio insediata a Taranto. Il ministro ha specificato di aver fatto le proposte «per l’eccellente lavoro svolto» e «per dare subito avvio alla nuova governance prevista dalla riforma entrata in vigore il 15 settembre». Nella nuova legge com’è noto per la nomina del presidente è sparito il farraginoso metodo dell’indicazione delle terne da parte di Comuni, Provincia e Camera di commercio che in passato aveva dato vita a Trieste a schermaglie politiche a tratti furiose. «Il presidente - si legge nel testo - è nominato dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti d’intesa con il presidente o i presidenti delle Regioni interessate». Per D’Agostino è anche la fine di una lunga fase d’incertezza dal momento che la prima nomina come commissario straordinario risale ancora al 17 febbraio 2015 allorché subentrò all’ex presidente Marina Monassi e da allora sono stati addirittura quattro i decreti di nomina commissariale da lui collezionati, l’ultimo dei quali porta la data, molto recente, del 29 agosto.
La Regione frattanto ha già inviato richiesta al governo di inserimento nell’Adsp di Trieste anche del porto di Monfalcone, tanto che la stessa Serracchiani ieri ha potuto dichiarare che «dalle sinergie generate dall'ingresso del porto di Monfalcone e poi di Porto Nogaro, la Regione si potrà proporre con il suo sistema unico portuale e logistico in modo finalmente credibile come piattaforma a servizio di un vasto hinterland europeo e nell'interesse del territorio e del Paese». Un’operazione che secondo D’Agostino, che già oggi è anche consigliere di amministrazione dell’Azienda porto di Monfalcone, potrà compiersi entro l’anno. La sede rimane la Torre del Lloyd di via von Bruck e Mario Sommariva non si tocca nel ruolo di segretario generale, ma lo scalo diventa grande (un po’ com’era prospettato nel famoso progetto di Unicredit e Maersk, subito abortito): aumentano le banchine, i piazzali, le competenze. Tutto indispensabile per competere in prospettiva con gli scali del Nord Europa, ma oggi soprattutto con Capodistria e Venezia.
Con l’entrata in carica, a brevissimo, del presidente, decade anche il Comitato portuale e viene costituito il Comitato di gestione che deve essere composto dallo stesso presidente di Adsp, da un componente designato della Regione, da un componente designato dal sindaco (nel caso del Friuli Venezia Giulia non è chiaro se oltre a Trieste anche Monfalcone ne abbia diritto), da un componente dell’Autorità marittima. Alla Torre del Lloyd dunque potrebbero aver diritto decisionale soltanto Zeno D’Agostino (il cui voto prevale nel caso di un numero pari di componenti), Debora Serracchiani, Roberto Dipiazza e Luca Sancilio. Il segretario generale dell’Adsp svolgerà invece le funzioni di segretario anche del Comitato di gestione. Presso ciascuna Adsp viene istituito anche un Tavolo di partenariato della Risorsa mare a cui partecipano tutte le associazioni datoriali e sindacali delle categorie operanti in porto.
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