Dal fotovoltaico alla cogenerazione: ecco il “Piano energia” degli industriali
TRIESTE. Se i numeri dicono qualcosa, gli oltre 500 partecipanti - in presenza e online - all’incontro convocato da Confindustria Alto Adriatico confermano come il tema “energia” sia oggi in vetta alle preoccupazioni delle imprese. Prezzo, disponibilità, certezza di approvvigionamenti, interventi governativi ed europei, scenario... aspetti che si declinano in sostenibilità della produzione, con un numero crescente di aziende che sta pensando, se non pianificando, dopo la fase dello stop & go, fermate prolungate. Ma la domanda vera è: che fare? E la risposta è «agire subito», secondo Michelangelo Agrusti, presidente dell’associazione degli industriali, e su più fronti.
Detto che un piano di dettaglio e articolato Confindustria Alto Adriatico già lo ha, ci sono aspetti e azioni nelle mani di altri, che sono altrettanto urgenti. Uno fra tutti «una corsia rossa - spiega il presidente Agrusti - che tutti gli enti preposti ai processi autorizzativi devono garantire a progetti che hanno a che fare con la produzione di energia». In sostanza: se per posizionare un impianto fotovoltaico sono necessari da pochi giorni a qualche settimana (dipende ovviamente dalla potenza) «non si possono attendere 10 mesi per avere le autorizzazioni».
E questa è la prima richiesta che gli industriali rivolgeranno alla Regione Fvg nel corso dell’incontro già fissato per l’8 settembre a Trieste con il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, gli assessori regionali alle Attività produttive e alla Difesa dell'Ambiente e i rappresentanti delle categorie economiche e le imprese che forniscono energia.
Una seconda richiesta riguarda il sostegno, anche finanziario, della Regione ai Confidi chiamati, in questa fase, a supportare le aziende che vogliano investire nelle rinnovabili ma anche quelle in difficoltà nell’onorare i pagamenti di forniture energetiche il cui importo è cresciuto in modo esponenziale. E anche su questo aspetto Confindustra AA si è mossa definendo accordi con banche del territorio perché garantiscano linee di credito dedicate.
Altra proposta condivisa «la creazione di un gruppo di acquisto di pannelli fotovoltaici - spiega ancora Agrusti -, che farà capo al Consorzio energia dell'associazione, utile a fare massa critica e spuntare prezzi più vantaggiosi».
In sostanza, il primo passo è «accelerare con azioni finalizzate all’efficientamento energetico: le imprese concordano sul fare tutto quel che è possibile per diventare autoproduttori di energia destinata all’autoconsumo, e questo significa - rimarca il presidente degli industriali - che l’industria intende fare la propria parte in questa partita, riducendo la domanda». Fotovoltaico, cogenerazione, termovalorizzazione sono tutte strade utili per raggiungere l’obiettivo.
Confindustria AA mette poi a disposizione una taske force utile ad analizzare ogni singola situazione individuando le misure più utili, e “sartoriali”, per ridurre i consumi e di conseguenza i costi. Il piano definito è il frutto di un lavoro di analisi già completato in due zone industriali del pordenonese e in corso con il Consorzio di Sviluppo Economico della Venezia Giulia, ma ci sono proposte ad hoc anche per aziende la cui sede è all’esterno dei perimetri dei consorzi. Nel medio periodo andranno perseguiti anche progetti diversi, ad esempio la realizzazione di impianti di termovalorizzazione «che – ha spiegato Agrusti – è possibile allestire, per singola unità, in soli sette mesi, una struttura rigorosamente pubblica da cui potranno trarre un incredibile vantaggio cittadini e imprese. C’è un progetto, stiamo aspettando indicazioni normative. Lo faremo».
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