Del Vecchio, fusione Essilux ormai a pieno regime
BELLUNO. EssilorLuxottica acquisirà GrandVision, un'operazione, a regime, da oltre 7 miliardi che porterà al gruppo italo-francese altri 37mila dipendenti e 3,7 miliardi di fatturato. Si tratta della prima mossa comune della società, dopo i mesi di scontro sulla governance, come spiega, in una intervista al Corriere della Sera, Leonardo Del Vecchio, fondatore e presidente di Luxottica. «Erano anni che ragionavamo su questa operazione - dice Del Vecchio -. Finalmente siamo riusciti ad arrivare a un accordo, e in tempi estremamente brevi, grazie a una squadra ormai rodata, sotto la guida di Francesco Milleri e con il supporto operativo e legale di Pierluigi Longo e Alexander Lunshof, rispettivamente a capo delle aree M&A e legale di EssilorLuxottica». Alla domanda se le contrapposizioni con i francesi sono definitivamente superate, risponde: «In operazioni complesse come l'unione tra Luxottica ed Essilor, con due culture e identità forti, qualche incomprensione è naturale. Ma il modo in cui abbiamo lavorato su GrandVision mi ha fatto capire che siamo molto maturati. Tutti hanno compreso che le liti non servono. Oggi, per esempio, nessuno chiede più di nominare il Ceo di cui tanto si è scritto. Il gruppo funziona benissimo anche senza. Andiamo avanti nella ricerca, ma senza fretta». Il vice presidente esecutivo Sagnières è d'accordo? «Anche stamani (ieri, ndr) ho parlato con lui e abbiamo concordato che adesso è il momento in cui dobbiamo lavorare. GrandVision è solo il primo passo».
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