Divieti di transito ai camion, Confartigianato Fvg chiama Toninelli

Il presidente degli autotrasportatori artigiani sulle conseguenze delle misure antismog adottate da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. "Così fanno chiudere le aziende"

UDINE - «Dopo il contingentamento dei camion in Austria arriva quello in Pianura Padana, per dire che qui le aziende devono chiudere per forza. Non siamo contro nè la salvaguardia dell’ambiente nè la sicurezza, ma imponendo divieti occorre aver chiare le conseguenze. Meno condivisi e coordinati sono, più sono devastanti».

Il presidente di Confartigianato Trasporti, Pierino Chiandussi, interviene così a proposito delle difficoltà in cui sono precipitate le aziende di trasporto del Friuli Venezia Giulia dopo la misura scattata da lunedì in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, regioni che hanno chiuso alle vetture diesel «Euro 3» le aree urbane e i centri con più di 30 mila abitanti.

«Il punto è che - prosegue Chiandussi - non esiste una mappa dei Comuni che hanno aderito a questa decisione regionale e quindi le aziende, a seconda delle consegne, devono chiamare ogni destinazione per verificare se in quell’area c’è stata l’adesione alle direttive regionali».

Per Chiandussi «oltre al problema organizzativo contingente, il provvedimento rischia di far chiudere parecchie aziende della regione, che utilizzano ancora mezzi Euro 3. Per questo - aggiunge - abbiamo già sollecitato il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli a intervenire con misure precise per favorire l’ammodernamento del parco veicolare italiano. Bisogna che - preme il presidente Chiandussi - il ministro passi dalle promesse fatte alla categoria ai fatti velocemente».

Confartigianato Fvg auspica, inoltre, che si giunga al più presto a una mappa puntuale delle aree italiane che pongono limiti d’accesso ai mezzi diesel Euro 3.

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