Ecco Rex-Regional Explorer, il cervellone anti usura per proteggere le imprese

In provincia di Treviso quasi 1.500 operazioni finanziarie sospette nel 2019. La Camera di Commercio agevolerà l’accesso ai dati alle forze dell’ordine. L’hanno ribattezzato “Rex-Regional Explorer”, consente di incrociare le banche dati delle Camere di Commercio, arrivando al registro delle imprese dell’Unione Europea
agostini agenzia fotofilm treviso premiazione camera commercio
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TREVISO. Un cervellone che permette di scovare aziende irregolari, flussi anomali di denaro, infiltrazioni criminali.
 
Uno strumento informatico elaborato dal sistema camerale nazionale, trovando slancio da un prototipo sperimentato in Calabria nella lotta alla malavita.
 
L’hanno ribattezzato “Rex-Regional Explorer”, consente di incrociare le banche dati delle Camere di Commercio, arrivando al registro delle imprese dell’Unione Europea. Una valanga di nomi e numeri che l’ente camerale mette a disposizione delle forze dell’ordine per stroncare usura, estorsione, commistioni con organizzazioni mafiose. Una collaborazione che s’assicura ulteriore spinta dall’era Covid, perché «è nei momenti più duri per l’economia che possono trovare terreno fertile le infiltrazioni criminali».
 
La considerazione è di Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio Treviso-Belluno: ieri il protocollo d’intesa fra l’ente di piazza Borsa e la Prefettura, il rinnovo biennale di una sinergia già rodata in tema d'interscambio di dati. Il nuovo applicativo rappresenta l’evoluzione della strumentazione condivisa negli anni scorsi, un prezioso supporto per le forze dell’ordine nelle attività di indagine.
 
Basti pensare ai numeri allarmanti del Veneto in materia di riciclaggio di denaro sporco: il seminario di Veda Formazione, promosso in collaborazione con l’Ordine dei Commercialisti di Venezia, ha appena acceso i riflettori su uno studio dell’Unità d’Informazione della Banca d’Italia, in base al quale le province venete risultano ad alto rischio, inclusa Treviso con 1.478 segnalazioni di operazioni finanziarie sospette per il solo 2019 (8.788 il dato complessivo della regione), una media di 4 ogni giorno.
 
Con il rischio che la pandemia peggiori il quadro. «Il rinnovo della convenzione è stato considerato urgente e opportuno nell’attuale situazione, perché è elevato il rischio di usura, estorsione o altri reati perpetrati da organizzazioni di stampo mafioso o malavitoso, per le molte imprese che versano in condizioni di difficoltà finanziaria a seguito dell’emergenza sanitaria», commenta Pozza, «Guardiamo alla ripartenza dell’economia, puntando alla sicurezza».
 
Nel 2019, con lo strumento precedente, si erano registrati oltre 5mila accessi delle forze dell’ordine alle banche dati della Camera di Commercio Treviso-Belluno. Ora “Rex” aiuterà a scovare eventuali prestanome, permetterà di localizzare possibili sedi extra-regione, evidenzierà in automatico le variazioni finanziarie.
 
«Una collaborazione che è anzitutto una tutela per gli imprenditori, nel relazionarsi con altri soggetti economici. Così si previene il pericolo delle infiltrazioni mafiose», rimarca il prefetto Maria Rosaria Laganà.

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