Edilizia, a Treviso si sperimenta l'integrazione tra formazione, giovani e lavoro
TREVISO - Accordo pilota nell’edilizia: per la prima volta ci sarà una collaborazione diretta tra la formazione professionale e le imprese artigiane. Un’opportunità per gli studenti e una risposta alla domande delle imprese di nuova professionalità.
Il protocollo è siglato da Confartigianato Imprese Marca Trevigiana e il Centro Edilizia Treviso, unico ente di formazione professionale che qualifica giovani operatori e tecnici nell’ambito delle costruzioni. A muovere la più importante Associazione di categoria dell’artigianato trevigiano è la convinzione che l’integrazione tra le competenze acquisite in ambito scolastico e quelle maturate in contesti lavorativi possa arricchire la formazione complessiva di ciascun studente, favorendone la transizione alla vita professionale.
Gli oltre 1.100 imprenditori artigiani e i titolari di PMI del comparto, grazie al protocollo, potranno ora richiedere alla Scuola l’individuazione di studenti frequentanti percorsi formativi aventi competenze e abilità corrispondenti ai loro fabbisogni.
In questo modo ai giovani verrà data l’opportunità di maturare un’esperienza pratica in azienda, utile al conseguimento del titolo di studio, e alle imprese sarà assicurato un canale esclusivo per rendere appetibile il mestiere ad un numero elevato di ragazzi.
L’esperienza dello studente potrà essere realizzata nella più semplice modalità dell’alternanza scuola-lavoro assimilabile ad uno stage, o in quella più articolata dell’apprendistato duale, vero e proprio rapporto di lavoro con retribuzione e riconoscimento dell’anno scolastico anche ai fini previdenziali.
Quelle famiglie e quegli studenti per i quali si riuscirà a realizzare questo virtuoso matching tra impresa e scuola, avranno una maggiore possibilità di sbocco occupazionale sia in qualità di lavoratore subordinato che di autonomo.
L’Associazione garantirà la co-progettazione con la Scuola dei percorsi formativi in azienda e la gestione documentale prevista per certificare le competenze ai fini scolastici per il tramite della propria società di formazione. Per i fondamentali aspetti legati a garantire il rispetto degli standard di sicurezza, ancora più elevati essendo previsto l’accesso in cantieri edili, il supporto sarà garantito dal servizio sicurezza associativo presso ogni sede mandamentale.
In questo modo l’imprenditore edile interessato ad investire su studenti, anche minorenni, dovrà dedicarsi esclusivamente al suo ruolo di tutor formativo ovvero di maestro di mestiere impegnato a trasferire le sue conoscenze ai giovani.
Il rapporto tra imprese e studenti, grazie alla mediazione tra Associazione e l’Istituto scolastico, si libera da vincoli squisitamente burocratici ed amministrativi, che sino ad ora hanno limitato il successo di queste iniziative soprattutto nella microimpresa e si svilupperà con la massima attenzione al rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.
Confartigianato è certa che solo ricercando il dialogo con i singoli istituti del territorio è possibile tradurre in opportunità per imprese, famiglie e giovani quanto di positivo prevedono i principi ispiratori della riforma Buona Scuola (L.107 del 2015) e del Job Acts (D.Lgs. 81/2015).
Rendere organico un percorso di collaborazione tra i protagonisti formativi e imprenditoriali del territorio, valorizzare le buone prassi, entrare nel merito delle problematiche quotidiane della scuola e dell’impresa inaugurando sinergie durature, sono tre ambiti di azione che favoriscono scelte consapevoli post conseguimento del titolo di studio e occupabilità, impattando in maniera più significativa rispetto al mero perseguimento di un temporaneo e sterile bonus economico per l’occupazione giovanile, promesso puntualmente ogni fine anno dai lavori preparatori alla Legge di Stabilità.
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