Edilizia in ripresa: «Ma servono misure per sostenere crescita e occupazione»

In Friuli Venezia Giulia il numero dei lavoratori segna finalmente un incremento: +1.500. Massimo Marega (Fillea Cgil Fvg): "Il nuovo Durc sarà un argine all’illegalità"

UDINE - Edilizia in lenta, e a tratti tiepida, ripresa in Friuli Venezia Giulia, con una crescita nel numero degli addetti ma non in quella delle imprese.

A dirlo sono i dati delle Casse edili regionali raccolti dalla Fillea Cgil, che ha rinnovato i vertici regionali e di Pordenone, e che sono stati oggetto di analisi sullo stato di salute del settore.

I numeri

Segnali di vitalità dalle costruzioni dopo il lockdown, che aveva bloccato sul nascere una ripresa che già andava delineandosi, che sono tornati in linea rapidamente sui valori del 2019, confermando il recupero iniziato nel 2016. «Il numero degli occupati - rileva Massimo Marega, neo segretario della Fillea Cgil Fvg - è risalito di circa 1.500 addetti, impiegati esclusi, anche se il numero è sottostimato a causa dei fenomeni di dumping ed elusione contrattuale che penalizzano, in termini di reddito e tutele, i lavoratori della filiera delle costruzioni».

Il nuovo Durc

A contrastare il fenomeno del dumping contrattuale è in arrivo un nuovo strumento, il Durc per congruità, «che entrerà in vigore a metà novembre - spiega Marega -. È un tipo di Documento unico di regolarità contributiva (da qui l’acronimo Durc) che sarà rilasciato dalle Casse edili e dovrà certificare che le opere sono realizzate con lavoratori regolarmente denunciati e in un numero congruo all’entità degli interventi: un deterrente contro l’illegalità - rimarca il segretario della Fillea - già efficacemente in vigore in altre regioni. La novità segnerà una svolta positiva anche in termini di qualità dei lavori e dei cantieri in un settore dove la moltiplicazione di appalti, subappalti e pratiche elusive ha visto, nel medio-lungo periodo, la progressiva dispersione di un patrimonio di lavoro e di professionalità che deve essere assolutamente difeso e tutelato, a maggior ragione in questa regione dove la cultura del “mattone” è profondamente radicata».

Priorità

Per la Fillea ci sono misure che si possono mettere in campo per sostenere il settore. «Messa in sicurezza del territorio e degli edifici pubblici, rilancio dell’edilizia agevolata e delle politiche per la casa, investimenti sulle infrastrutture strategiche e sulla green economy, procedure di affidamento più agili per le opere pubbliche degli enti locali al di sotto di determinate soglie d’importo». Queste le indicazioni del sindacato riassunte da Massimo Marega. «L'eco-bonus del 110% – prosegue il segretario – è una scelta che va nella giusta direzione, ma che deve essere accompagnata da nuove misure capaci di far ripartire a pieno regime la filiera e con lei tutto il manifatturiero. Questa la strada maestra per l’utilizzo delle risorse messe a disposizione dall’Europa, da impiegare su pochi obiettivi strategici ben definiti, ma anche per le politiche industriali di questa Regione, che può fare molto per contribuire al rilancio di una filiera importante come quella della casa».

Nuovi vertici

La Fillea Cgil, come accennato, ha rinnovato i propri vertici con l’elezione del segretario regionale e di quello provinciale di Pordenone. L’assemblea generale della categoria si svolta a Gorizia alla presenza del segretario nazionale Alessandro Genovesi e del leader della Cgil Fvg Villiam Pezzetta. Con 21 sì e 2 astenuti su 23 presenti, è stato eletto Massimo Marega (che succede a Emiliano Giareghi, che aveva guidato la categoria negli ultimi 8 anni e che resta ai vertici della Fillea di Udine), che mantiene anche il ruolo di segretario di Trieste. A Pordenone Giuseppe Pascale è il neo segretario della categoria degli edili e succede a Simonetta Chiarotto.

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