Effetto Trump sulle borse, Milano chiude in negativo
MILANO - Raffica di sospensioni a Piazza Affari tra i bancari.
In asta di volatilità sono finite Banco Popolare, Bpm, Bper, Unicredit e Ubi.
Alle 11 il Ftse Mib cede l'1,3% a 16.600 punti.
Era partita male in apertura la Borsa di Milano, con un forte calo sulla scia dell’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti.
Molti titoli in asta di volatilità, soprattutto quelli bancari, che ora - dopo flessioni anche importanti, sembra migliorino.
Mps è il titolo peggiore del settore con un calo del 3%.
Male anche Intesa che cede il 2,6% e Banco Popolare -2,5%.
Vendite su Fca che cede il 3% e Telecom -2,9%.
In calo anche il settore energetico con l'Eni in calo dell'1,9%, Italgas -2,4% e Snam -1,2%.
A Piazza Affari corrono Buzzi Unicem che cresce del 4,2%, Leonardo +3,9%, Recoardi e Tenaris +3%.
In serata Piazza Affari ha continuato a risentire dell'effetto Trump alla presidenza degli Stati Uniti e scende dell'1,2% a 16.600 punti.
A pesare sono la nuova entrata Italgas, che cede il 6,4%, e Snam (-5,45).
Sull'onda delle aspettative per le scelte economiche di Trump, volano Buzzi (+7,7%), che opera nel campo del cemento e dei calcestruzzi, e Leonardo Finmeccanica (+6,1%), oltre agli energetici Saipem e Tenaris, entrambi in crescita di oltre il 5%.
Male il comparto delle banche, che nel complesso cede l'1,4%. Bpm e Banco sono in calo del 5%, Mps del 3,2%, Ubi del 3%. Perdite anche per Intesa (-1,5%) e Unicredit (-1,3%).
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