Electrolux, lo stabilimento di Susegana fuori dalla crisi
SUSEGANA - Stop ai contratti di solidarietà e via ad un accordo sulla flessibilità molto innovativo che lo stabilimento di Susegana potrebbe affrontare per primo.
Il pre-accordo è stato raggiunto mercoledì a Mestre tra la direzione del Gruppo Electrolux, i coordinatori nazionali di Fim,Fiom e Uilm, e le Rsu.
Domani, 9 febbraio, le assemblee in stabilimento saranno occasione per consultare i lavoratori con un referendum che sancirà l'approvazione definitiva, o meno, dell'intesa siglata.
Per Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm per Electrolux, quello raggiunto a Mestre «è primo risultato fondamentale che mette fine ai contratti di solidarietà e pone le condizioni perchè si eviti il ricorso agli ammortizzatori sociali».
L'intesa prevede 40 ore di flessibilità che si declinerebbero in altrettante ore di prestazioni aggiuntive da maggio a fine settembre, che verrebbero recuperate nei mesi seguenti a bassa stagionalità.
Nel corso del summit è stata decretata anche la sospensione definitiva dei contratti di solidarietà nello stabilimento veneto, che hanno consentito di gestire, senza licenziamenti, gli anni della ristrutturazione del Gruppo, dal 2014 a oggi.
Quella di Susegana è la seconda fabbrica a chiudere la fase degli ammortizzatori dopo Forlì.
Restano attivi invece a Porcia e a Solaro.
Per Susegana chiusa anche la fase degli esuberi e degli incentivi all'esodo.
Questi ultimi, se richiesti da lavoratori che intendessero uscire dall'azienda in autunno, andranno "prenotati" entro marzo.
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