Electrolux professional, ufficializzata l’uscita dal Nasdaq di Stoccolma delle azioni di serie A

PORDENONE. Electrolux Professional, in linea con quanto annunciato a inizio maggio, ha richiesto la revoca dalla quotazione in Borsa delle azioni di serie A della società dal Nasdaq di Stoccolma a causa di una liquidità insufficiente, a fronte della soglia di tale parametro, e una conseguente disfunzionalità dei prezzi.
Il Nasdaq di Stoccolma ha reso noto che i requisiti per la quotazione delle azioni di serie A di Electrolux Professional non sono da ritenersi soddisfatti. I titolari di azioni di serie A di Electrolux Professional possono dunque richiedere la conversione delle loro azioni di serie A in azioni di serie B.
Ulteriori informazioni sulla conversione e su come tale richiesta deve essere presentata sono disponibili sul sito web della società www.electroluxprofessional.com/corporate/conversion-of-shares.
Le partecipazioni di azioni di serie A che non vengono convertite in azioni di serie B, dopo l’ultimo giorno di negoziazione, costituiranno partecipazioni non quotate dal Nasdaq. L’ultimo giorno di negoziazione sarà reso noto non appena deciso dal Nasdaq.
"La ragione di togliere dal listino le azioni di categoria A, che rappresentano il 3% delle azioni totali, è dovuta - sottolinea Jacob Broberg, responsabile della comunicazione e investor relation del Gruppo Electrolux professional - al fatto che la maggioranza delle stesse sono in mano a due azionisti e come conseguenza la liquidità delle stesse è molto limitata. La nostra base azionaria rimane diffusa con 52.000 azionisti possessori di azioni B".
Il piano era scattato alla fine dello scorso anno. A dicembre il “gigante del freddo” si era sdoppiato. Da una parte AB Electrolux (” Electrolux” ) e dall’altra Professional Products. Poco dopo un’assemblea generale straordinaria aveva deliberato la distribuzione di tutte le azioni della controllata al 100% Electrolux Professional AB (“Electrolux Professional”) agli azionisti di Electrolux. L’intenzione era di quotare Electrolux Professional sul Nasdaq di Stoccolma nel primo trimestre del 2020.
La prospettiva aveva destato qualche preoccupazione nel Triveneto, in particolare a Susegana, ma poi l’arrivo del Covid aveva spostato l’attenzione su altri aspetti. Electrolux Professional, divenuta società autonoma, con stabilimento e quartier generale a Vallenoncello, quartiere alla perfieria di Pordenone, era andata incontro allo stop della produzione per una contrazione della domanda. Successivamente si era optato per la cassa integrazione, prorogata a fine luglio e all’inizio di questo mese.
Il peso del lockdown e del crollo di turismo e ristorazione aveva inciso sul fatturato, che è calato di circa il 40 per cento. La pandemia ha bloccato gli oltre dieci anni di crescita di questa realtà.
Nonostante le nuove acquisizioni in Usa e Italia nel beveraggio, che avevano rafforzato la capacità del Professional di presentarsi al mercato come un’azienda che offre un servizio completo e diversificato, il momento resta molto difficile.
Electrolux Professional resta uno dei principali fornitori globali di servizi di ristorazione, bevande e lavanderia per utenti professionali.
Le soluzioni e i prodotti di Electrolux Professional sono fabbricati in 12 stabilimenti collocati in sette Paesi del mondo e venduti in oltre 110 nazioni.
Nel 2019, Electrolux Professional ha registrato vendite globali di 9,3 miliardi di corone svedesi e ha occupato circa 3.600 persone. —
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