Electrolux, siglato l'accordo per i contratti di solidarietà. Incognita sulla decontribuzione
UDINE. Electrolux, non applicabile la decontribuzione sui contratti di solidarietà a partire da marzo. «Viene meno uno dei pilastri dell'accordo siglato tra sindacati, azienda e governo finalizzato al consolidamento del gruppo in Italia. Il governo ci ripensi - è la dichiarazione dei coordinatori nazionali di Fim, Fiom e Uilm - e rispetti gli impegni!».
Fim, Fiom e Uilm, Rsu e la direzione aziendale di Electrolux - la multinazionale svedese è presente in Italia con quattro stabilimenti nel settore del'elettrodomestico, a Porcia (Pn), Susegana (Tv), Forlì e Solaro (Mi) oltre ad uno stabilimento e al quartier generale mondiale del Professional a Pordenone, complessivamente circa 6 mila addetti - hanno sottoscritto oggi a Mestre il rinnovo dell'accordo di ricorso alla solidarietà come previsto dal piano industriale condiviso con l'accordo del 14 maggio 2014 sottoscritto anche dalla Presidenza del Consiglio.
L'incontro ha confermato che lo stabilimento di Forlì non è interessato dal rinnovo della solidarietà, e che il ricorso allo strumento della solidarietà per ulteriori 12 mesi interessa nelle decorrenze indicate i seguenti stabilimenti: Susegana dal 1 aprile 2016 al 1 aprile 2017, Solaro dal 1 giugno 2016 al 31 maggio 2017, Porcia dal 3 agosto 2016 al 31 maggio 2017.
«È confermato - spiegano i sindacati - che Electrolux, avendo sottoscritto un accordo in sede ministeriale prima dell'entrata in vigore delle nuove norme sugli ammortizzatori sociali, continua ad applicare la precedente normativa del contratto di solidarietà sia in termini di contribuzione aziendale che di integrazione salariale per i lavoratori, mentre sul versante dei limiti temporali il Jobs Act ha introdotto il limite invalicabile dei tre anni coincidente con settembre 2018».
È stato rinnovato inoltre, così come realizzato anche negli anni scorsi, l'accordo relativo agli obiettivi del premio Stb per ogni singola unità produttiva e del premio di risultato Prf così da garantire ai lavoratori la corresponsione della retribuzione variabile definita con gli accordi aziendali in essere; retribuzione a cui si potrà applicare la tassazione agevolata del 10% disciplinata in questi giorni con decreto dal Ministero del Lavoro.
Nell'incontro si è discusso anche della realizzazione del piano industriale nei singoli stabilimenti rinviando una discussione più puntuale nel dettaglio all'incontro già calendarizzato dal ministero dello Sviluppo Economico il prossimo 2 maggio: è emerso che il piano sta producendo risultati positivi a Forlì, con volumi superiori rispetto al piano e a Susegana, mentre rimangono elementi di preoccupazione per gli stabilimenti di Porcia, a partire dalla realizzazione delle azioni di riassorbimento degli esuberi e in relazione agli investimenti realizzati per ampliare lo stabilimento polacco, nonché di Solaro a causa di volumi inferiori a quanto previsto.
In ogni caso l'azienda ha confermato che sono in corso di realizzazione sia i recuperi di produttività sia gli investimenti previsti dall'accodo in tutte le fabbriche.
Emerge invece «una grave difficoltà relativamente agli impegni presi dal Governo al momento della firma della intesa due anni or sono sulla "decontribuzione", poiché è stata limitata a soli due anni di operatività la norma che prevede il suddetto beneficio in favore delle imprese che ricorrono alla solidarietà per evitare i licenziamenti, e quindi dal marzo 2016 non è più applicabile» segnalano i sindacati.
«La decontribuzione - è la sottolineatura - è stata una parte essenziale dell'accordo Electrolux, siglato non a caso nel 2014 dallo stesso presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il suo venir meno rappresenta una grave mancanza di uno dei tre pilastri del piano. Ci aspettiamo quindi che il Governo non venga meno alle promesse fatte due anni fa e sia coerente con gli impegni presi individuando le soluzioni più appropriate intervenendo sulla norma per prevedere la sua continuità per tutta la durata del piano industriale».
Questi temi che, dopo aver sottoscritto il ricorso alla solidarietà e la continuità della corresponsione del premio di risultato, saranno affrontati nel merito con l'incontro fissato al Mise il 2 maggio 2016.
Riproduzione riservata © il Nord Est