Export: il Nordest traina il made in Italy
VENEZIA. Nei primi nove mesi del 2015 le esportazioni manifatturiere del veneto (il 97,3% di tutto il nostro export), hanno superato i 41 miliardi e 600 milioni di euro, in crescita del 5,6% rispetto allo stesso periodo del 2014, pari a 2 miliardi e 300 milioni in più. Tale dinamica è nettamente superiore a quella media nazionale (+4,1%) e tra le migliori in Italia. Meglio del Veneto hanno fatto, tra le regioni che hanno un valore significativo di export, il Lazio (+12,7%), il Piemonte (+8,9%) ed il Friuli (+5,9%).
“Ci confermiamo locomotiva del “fatto in Italia” con una performance straordinaria se guardiamo alle tensioni internazionali, alle sanzioni ed alla crisi dei Paesi Emergenti che hanno caratterizzato gli ultimi mesi –dichiara il Presidente di Confartigianato Imprese Veneto Luigi Curto-. E le nostre imprese sono in pole position per approfittare della recente mossa della Fed. Il rafforzamento del dollaro che si andrà a determinare dopo la svolta monetaria di ieri –sottolinea-, con il conseguente indebolimento dell’euro, rappresenta un enorme vantaggio per chi esporta nel mercato americano. Un traino che si aggiunge a quello messo in campo già dalla Banca Centrale Europea, la cui politica monetaria espansiva ha contribuito già negli ultimi tempi ad indebolire la valuta europea nel cambio con il dollaro, a tutto vantaggio dell’export europeo”.
Tornado ai dati. Gli Stati Uniti rappresentano ancora oggi il primo sbocco delle merci venete Extra UE con oltre 3miliardi e 300 milioni di euro in crescita del 18,6% rispetto allo stesso periodo del 2014 (+525,7 milioni). Ma molto bene vanno anche il Messico (+20,5%), Canada (+9%) e Giappone (+8,5%). Continua invece il crollo della Russia che fa registrare un -31,3% pari a meno 382 milioni di euro di esportazioni. In ambito europeo le nostre merci sono cresciute in tutti i mercati con punte in Inghilterra (+18,1%) e Polonia (+11,9%). Bene comunque nel complesso Germania e Francia che da sole assorbono il 23% di tutte le nostre esportazioni.
Tra i comparti che hanno registrato aumenti percentuali a due cifre si segnala il +31,1% dei Prodotti dalle attività di recupero, il +17,4% dei prodotti agricoli, e soprattutto il +13,7% dei prodotti alimentari che valgono oramai il 5,1% di tutte le esportazioni venete (2.166,3 milioni di euro) e sono aumentati di 260 milioni rispetto allo scorso anno. Nota dolente il settore degli Articoli di Abbigliamento scesi negli ultimi 9 mesi del -1,6% pari a una cinquantina di milioni di mancate vendite.
I tre settori principali si confermano: Macchinari ed attrezzature, Prodotti di altre industrie manifatturiere ed Articoli in Pelle (escluso l’abbigliamento). Assieme valgono il 38,7% di tutte le vendite fuori confine per un totale di 16 miliardi e 537 milioni di euro aumentati di circa 1 miliardo rispetto ai 9 mesi del 2014.
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