Export su Amazon, le Pmi del Veneto fatturano 75 milioni
Sono circa 1.600 le piccole imprese sulla piattaforma. Bortolussi: «Supportiamo le aziende nel percorso di internazionalizzazione»

Il mondo delle Pmi venete sembra muovere qualche passo avanti nell’evoluzione dei propri modelli di business. A testimoniarlo una ricerca di Amazon secondo la quale proprio il Veneto è la quinta regione del Paese per capacità di export sul canale di vendita del colosso di Beacon Hill a Seattle, Usa. Con circa 1.600 Pmi presenti sul marketplace le aziende venete hanno fatturato infatti più o meno 75 milioni di euro di vendite all’estero. A guardare bene però i 75 milioni di euro di esportazioni del Veneto non sono un granché se commisurate ai circa 950 milioni di euro realizzati dal Paese nel suo complesso e contano poco meno dell’8% del totale delle vendite nazionali.
Prima del Veneto, nella classifica di Amazon, vengono la Lombardia con oltre 175 milioni di euro, la Campania con più di 130 milioni di euro e la Toscana che registra nel 2022 oltre 100 milioni di euro. A chiudere la top 5 sono il Lazio, con più di 80 milioni di euro di export, e solo quinto il Veneto. Tutto ciò nonostante i dati di crescita segnalati dal marketplace siano significativi: a livello nazionale le vendite all’estero delle Pmi tra 2021 e 2022 hanno sfiorato il +20% (dagli 800 milioni di euro del 2021 ai 950 milioni del 2022) a fronte di una crescita solo del 5% delle Pmi coinvolte (20mila nel 2021 contro le 21mila del 2022).
«Amazon vuole essere alleato delle PMI italiane ed ha creato per loro gli strumenti più efficaci per sviluppare un'offerta multicanale» ha spiegato Anna Bortolussi, general manager Brand Owner and Seller Success, Amazon EU. «Tra questi, in Italia: Accelera con Amazon, che dal suo lancio nel 2020 ad oggi ha supportato oltre 35.000 PMI e “Amazon Incubator”, un progetto pilota rivolto a più di 100 piccole e medie imprese italiane, per guidarle nel loro percorso di internazionalizzazione attraverso una formazione mirata e personalizzata».
A guardare i dati diventa evidente l’effetto del Covid sull’evoluzione digitale delle Pmi. Nel 2019 erano solo 14 mila in tutto il Paese gli inserzionisti di Amazon con le caratteristiche tipiche della Pmi, nel 2022 queste erano cresciute del +50%. «Per un’impresa dolciaria come la nostra, la Pasqua segna un picco di crescita importante» racconta Paolo Pietrobon, Ad di Fraccaro Spumadoro, azienda che, nata come panificio nel 1932 tra le mura di Castelfranco Veneto, esporta ora in 45 paesi del mondo. «Avevamo accumulato ordini che, causa emergenza pandemica, sono stati in poco tempo disdetti. In sole due settimane Amazon ha dato la possibilità di vendere attraverso la vetrina Made in Italy e ci ha permesso di spedire 2.000 colombe che, senza il supporto del digitale, sarebbero rimaste invendute in magazzino. Grazie al bando che Amazon ha sottoscritto con Agenzia ICE, dal 2020 i nostri prodotti raggiungono con successo l’intera Europa e gli Stati Uniti».
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