Fallimenti: Nordest maglia nera d'Italia

Calano per la prima volta dal 2010 le chiusure aziendali ma il miglioramento non interessa Veneto e Friuli Venezia Giulia che sono in controtendenza. A Nordest circa 3 mila default (+2,7%) e un nuovo record negativo veneto

 

PADOVA. iL 2015 è stato un anno positivo per le chiusure aziendali, con la fine della corsa dei fallimenti e un deciso calo di liquidazioni volontarie e altre procedure concorsuali. Un'affermazione che vale per l'Italia ma non per il Nordest. Lo dice l'ultimo report dell'Osservatorio fallimenti Cerved.

Per la prima volta dal 2010 il numero complessivo delle procedure, a livello nazionale, scende al di sotto della soglia di 100 mila. Durante lo scorso anno, infatti, 96 mila aziende hanno avviato un iter di chiusura d’impresa (tra fallimenti, liquidazioni e procedure non fallimentari), in calo del 5,6% rispetto alle 102 mila del 2014.

Dal punto di vista settoriale a livello nazionale, la manifattura registra il miglioramento più consistente avvicinandosi ai livelli del 2008. Nel 2015 sono fallite 2,2 mila aziende manifatturiere (-13,8% sul 2014); con cali marcati nella siderurgia (-22,7%), nel sistema casa (-20,3%) e nell'automotive (-18,7%). In controtendenza, il largo consumo (+5,6%) e l'hi tech (+9,1%). I dati indicano che i fallimenti risultano in calo anche nelle costruzioni (-8,4%) e nel terziario (-4,3%), i settori che rimangono più distanti dai livelli pre-crisi, con ancora il doppio dei fallimenti registrati nel 2008.

I numeri restano però su livelli eccezionalmente alti. In base ai dati, a fallire nel 2015 sono state 14,7 mila imprese, il 6,3% in meno rispetto al 2014 ma quasi il doppio rispetto ai 7,5 mila fallimenti del 2008, quando gli effetti della crisi ancora non si erano manifestati sul nostro sistema economico. Il miglioramento è piuttosto diffuso, ma non ha riguardato tutta la Penisola: in Veneto, in Trentino, Abruzzo e Molise si è infatti toccato un massimo dall'inizio della serie storica.

In tutto il  Nord Est: nell’ultimo anno i fallimenti hanno raggiunto quota 3 mila, un record negativo e un aumento del 2,7% rispetto al precedente massimo del 2014. Peggiorano e toccano picchi negativi il Friuli (+14,5%), il Trentino (+11,8%) e appunto il Veneto (+3,3%), mentre l'Emilia Romagna fa registrare un leggero miglioramento (-1,9%)
La riduzione più consistente dei fallimenti si registra invece nel Nord Ovest, area in cui sono fallite 4,4 mila imprese (-10,4% vs 2014) con cali che hanno riguardato tutte le regioni dell'area.

Anche nel caso delle procedure non fallimentari, il dato diminuisce in tutta la Penisola con l'eccezione del Nordest (+1,6% tra 2015 e 2014), a causa del forte aumento delle procedure diverse da fallimenti e concordati (+23%). Diminuiscono invece i concordati preventivi, anche se a ritmi inferiori rispetto a quelli osservati altrove (-9,4%).

Entrando nello specifico delle Regioni: in Veneto nel 2015 si contano 7.969 chiusure di cui 1363 fallimenti, 257 altre procedure di deafult, 6.349 liquidazioni volontarie. I fallimenti crescono appunto del 3,3%, altre procedure dell'8%, -11,7% le liquidazioni. In Friuli Venezia Giulia siamo a 1.589 chiusure totali di cui 277 fallimenti e 1.231 liquidazioni volontarir. I fallimenti crescono del 14,%, le liquidazioni segnano -15,4%.
 

 

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