Fallimento Coopca, aiuti in arrivo per i soci

Ci penserà la cooperazione nazionale con un fondo di 50 milioni deliberato da Alleanza 3.0, la più grande coop dell'Adriatico frutto della sinergia di tre società. Il ministro Poletti: "Non abbiamo abbandonato il Friuli Venezia Giulia"

La cooperazione nazionale arriva in aiuto dei soci prestatori di CoopCa, la Cooperativa Carnica fallita nei mesi scorsi. La notizia è emersa il 28 novembre a Fagagna al convegno di presentazione di 'Coop Alleanza 3.0' frutto della fusione tra Coop Nordest, Coop estense e Coop Adriatica (nella foto i tre amministratori delegati). Che sarà ufficialmente operativa dal 1 gennaio 2016.

"Sarà istituito a breve - è stato detto - assieme alle istituzioni del territorio friulano, un comitato operativo con un duplice obiettivo: da un lato essere garante delle procedure di distribuzione ai soci prestatori dei fondi a disposizione, dall'altro avviare ulteriori contatti nel tessuto economico territoriale per ampliare le risorse disponibili per i soci prestatori".

La cooperazione di consumo che sta confluendo in Coop Alleanza 3.0 aveva deliberato un Fondo di 50 milioni di euro come liberalità nei confronti dei soci prestatori di Coopca. "La formula predisposta oggi permetterà di restituire parte del prestito dei soci cooperatori che altrimenti non avrebbero avuto alcun diritto al rimborso da parte della cooperativa fallita nei mesi scorsi" spiega una nota. "Il loro intervento in Friuli Venezia Giulia - ha spiegato la presidente Debora Serracchiani - ha dato la possibilità di tenere assieme un pezzo della nostra identità e del nostro modo di fare impresa e di essere cooperatori".

Coop Alleanza 3.0, dal 1 gennaio, sarà per dimensioni la decima azienda italiana non quotata in borsa: 419 punti vendita in Italia, 22mila lavoratori, 4,8 miliardi euro fatturato e 2,7 milioni soci, di cui 450mila soci prestatori.

"La strada da seguire è proprio quella di unirsi per contare di più sullo scenario mondiale" ha detto il ministro Poletti. Guardando ai tre amministratori, ha aggiunto: "Queste cooperative da tempo presidiano il territorio adriatico e hanno da tempo una buona relazione tra loro. Quindi questa fusione è estremamente positiva. Si tratta di migliorare i servizi, significa essere più efficienti e quindi avere costi più contenuti sempre al servizio dei consumatori. Credo che i processi di riorganizzazione, quando sono costruiti con una profonda convinzione e con passione - ha concluso Poletti - vanno sicuramente bene"

Il ministro ha poi precisato che "non c'è alcun abbandono del Friuli Venezia Giulia da parte della cooperazione nazionale". Parlando proprio delle recenti crisi di CoopCa e Cooperative triestine, Poletti ha spiegato che "la cooperazione nazionale non ha abbandonato queste situazioni, continua ad essere presente con progetti che puntano a mantenere queste attività in essere e anche a garantire una tutela, seppure parziale, del prestito dei soci. La forma cooperativa - ha aggiunto Poletti - è un atto di responsabilità che molti cittadini fanno insieme. Io credo che sia ancora una idea del tutto valida, del tutto positiva in prospettiva futura. Bisogna sempre lavorare al meglio - ha aggiunto - Cercare di essere come soci pienamente responsabili e lavorare e sviluppare tutte le azioni di controllo che devono essere fatte è la strada maestra. Credo che i fatti critici del Friuli Venezia Giulia - ha concluso Poletti - non mettano in discussione l'idea di cooperazione".

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