Faro su Electrolux. Agrusti: "Nel 2016 focus su logistica e formazione"

Il bilancio di Uniondustria Pordenone nelle parole del presidente che chiede  un intervento pubblico per la ripresa dell'edilizia. Il 2015? "Un anno di svolta". Bene il mobile, resta una sorvegliata speciale l’occupazione

PORDENONE. Finisce un anno "di svolta" dice il presidente degli industriali di Pordenone Michelangelo Agrusti "se non altro per le importanti performance che l’export ha garantito a molte imprese della provincia".

Nei saluti di fine anno: "un doveroso passaggio all’attualità del caso Ideal Standard e alla convocazione entro metà gennaio da parte della Regione di un ulteriore incontro teso a verificare se esiste uno spiraglio, altrimenti parleranno le carte bollate, che non risolvono un problema di cui bisognerà farsi carico".

Così come, ha detto Agrusti, va "monitorato l’andamento della situazione in Electrolux verificando se da parte dell’azienda, anche in presenza di un trend di crescita, sussistano condizioni favorevoli al mantenimento delle produzioni". Sul punto specifico il presidente ha ricordato il progetto di reindustrializzazio ne del compound di Porcia che potrebbe diventare luogo di insediamento per altre aziende.

Agrusti ha parlato di crescita dell’economia locale significativa ma a macchia di leopardo: "perdura lo stato di sofferenza nelle costruzioni, settore che può essere rilanciato con un forte intervento pubblico che si faccia carico di mettere in campo ingenti risorse per la casa – a favore di giovani e meno abbienti – e per avviare politiche di riqualificazione dei centri urbani e di messa in sicurezza del territorio a partire dalla sua anti-sismicità".

Dopo le gravi crisi di marchi ed aziende importanti c’è stato un "processo di consolidamento nel mobile arredo - ha proseguito -, le imprese si sono ristrutturate, chi ha investito nell’export registra oggi un aumento di fatturato significativo". C’è, ha detto ancora Agrusti, "chi ha continuato ad assumere anche durante gli anni della crisi grazie a metamorfosi intelligenti che hanno riguardato per lo più la scelta di partner strategici, la distribuzione e la digitalizzazione di prodotto e processo produttivo".

Unindustria è impegnata significativamente nelle due Asdi - Legno e Meccanica – dentro cui si stanno costruendo progetti e sinergie che "sfuggono completamente dalla logica dei cosiddetti rassemblement misti tra sindaci e comuni; esse – ha spiegato il Presidente - sono diventate entità perfettamente in grado di reggere la sfida del mercato superando così anche gli aspetti dimensionali delle nostre aziende. Nel 2016 confermiamo in questo senso un ulteriore sforzo".

La crescita complessiva dell’economia, ha precisato Michelangelo Agrusti, "non coincide con quella dell’occupazione, quando scadranno gli ammortizzatori sociali ci ritroveremo un problema grosso".

In termini di prospettiva Unindustria è impegnata, da anni, in ambito di formazione, "siamo all’avanguardia a livello nazionale avendo sempre investito, o ad esempio avendo creato la fondazione ITS, esempio vincente in Italia. Quando parliamo di Manufacturing 4.0 ci riferiamo ad aziende che avranno bisogno di ragazzi estremamente preparati, i nativi digitali, loro saranno uno dei motori fondamentali". Ma questo non basta: ecco perché "siamo protagonisti di un disegno, condiviso con Regione, Provincia e Camera di Commercio che riguarda la risistemazione del Consorzio universitario per unire gli studi di meccatronica e scienze multimediali e ITS e ISIA Design. Un unicum capace di generare in futuro, ed io mi riferisco al prossimo anno, risorse importan ti per le imprese del domani"

Due infine gli appuntamenti che caratterizzeranno la prima parte del 2016: un momento di confronto e lavoro con tutti i soggetti interessati alle esigenze logistiche e infrastrutturali del territorio: "Stiamo per realizzare l’infrastruttura ferroviaria con annessa stazione del nostro Interporto, in molti hanno investito quantità importanti di risorse, esso è uno dei motori, assieme alla Fiera, per accompagnare la ripresa produttiva. Va messa assolutamente in sicurezza una linea da dedicare all’alta capacità delle merci – ha aggiunto Agrusti – e non è una cosa scontata perché, a tratti, pare proprio che le cose vadano in maniera contraria. Ma parleremo anche di Cimpello Sequals Gemona, il suo completamento in modalità autostradale resta fondamentale anche in funzione della realizzazione, che avanza, della Pedemontana Veneta". Il secondo appuntamento annunciato da Agrusti riguarderà la formazione e il pianeta scuola-lavoro.

 

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