Fatturato a 293 milioni, +5%, per Serenissima ristorazione

Bene anche l'utile netto a 9,3 milioni. "Ora puntiamo a nuovi obiettivi di sviluppo"

VENEZIA - Si è chiuso con un fatturato consolidato di 293,8 milioni di euro (+5,03% sull'anno precedente), un Ebitda di 21,7 milioni ed un utile netto di 9,3 il bilancio del Gruppo Serenissima Ristorazione che estende il proprio business anche a livello europeo, grazie alle controllate in Spagna (Serenissima Iberia e La Dujonka) e in Polonia con Serenissima Polska, società specializzate nella ristorazione commerciale e collettiva.

«I risultati nel 2015 - spiega Mario Putin, presidente del Gruppo - sono stati molto positivi, sia in termini di fatturato sia di marginalità, nonostante la difficile congiuntura economica. Ora guardiamo al futuro e puntiamo al raggiungimento di nuovi obiettivi di sviluppo con l'impiego della tecnologia innovativa Cook&Chill per garantire massima qualità e sicurezza nella preparazione, conservazione e distribuzione dei cibi. Per questo è in atto l'ampliamento del nostro stabilimento di produzione padovano a Boara Pisani».

Più di 7.000 dipendenti fra Italia e estero, una produzione oltre 200.000 pasti al giorno e 13 società collegate.

Fin dagli esordi, negli anni Ottanta, Il Gruppo lavora sempre in un'ottica di global service, grazie ad un'attività integrata in grado di soddisfare ogni specifica esigenza del settore.

La società è impegnata in tutti i principali segmenti della ristorazione: socio-sanitaria (55% del fatturato societario) con pasti sia per i degenti che per il personale ospedaliero; cucina enterale; lactarium (Blud, servizio Banca del Latte Umano Donato); scolastica (20%), locali pubblici (13%) e aziendale (12%).

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