Ferriera di Servola, le voci di vendita del reparto a un gruppo asiatico mobilitano i sindacati
TRIESTE - Attivare subito una nuova procedura per il rinnovo delle RSU RLS della Ferriera di Servola: a sollecitare il voto, e soprattutto date certe, sono la Fim Cisl e la Fiom Cgil, che oggi, 15 ottobre, sono scese in campo con una conferenza stampa.
Il tema, del resto – si legge in una nota unitaria – è cruciale, tenuto conto anche dei prossimi tavoli di trattativa che potrebbero aprirsi a breve con l’azienda.
“C’è la necessità – spiegano in sostanza per le due sigle sindacali, Umberto Salvaneschi e Marco Relli – di dare voce e rispettare i lavoratori, attraverso una elezione regolare delle RSU e RLS, e, dunque, di definire quanto prima la compagine rappresentativa, che sarà chiamata anche a presenziare ai tavoli con l’azienda”.
Un’operazione catalogata da Fim e Fiom come indispensabile, dopo la paralisi della procedura estiva, e resa ancora più urgente da quelle “voci di corridoio” che citano un interessamento di parte dell’area a caldo da Arvedi ad un gruppo asiatico.
“E’ chiaro – rinforzano Salvaneschi e Relli – che se questo scenario fosse confermato, occorrerebbe avviare quanto prima un confronto: per quanto ci riguarda non abbiamo pregiudizi di sorta, ma pretendiamo di discutere sul piano industriale, sulla salvaguardia dei lavoratori, oltre, naturalmente, ad avere precise garanzie sul rispetto dell’ambiente”.
Al di là, di questa ipotesi, Fim e Fiom chiedono comunque un aggiornamento del tavolo sulla Ferriera, già aperto al Mise e ribadiscono che allo stato attuale, l'accordo di programma attualmente vigente è di fatto quasi ultimato.
Un Accordo di Programma che ha portato notevoli risultati dal punto di vista ambientale, come recentemente riscontrato anche da una analisi effettuata dalla Procura, e che ha risposto al mantenimento ed incremento dei livelli occupazionali sul territorio con l'inserimento di più di cento nuove assunzioni in prevalenza costituite da giovani al primo impiego oltre alla fondamentale conservazione e rilancio di uno stabilimento siderurgico con l'ampliamento di un nuovo impianto di laminazione.
Via libera, dunque, a nuove elezioni e ad RSU, valide, regolarmente insediate e pienamente operative in date certe, scongiurando ricorsi e reclami che non farebbero altro che dilatare ulteriormente i tempi.
All’ordine del giorno, infatti, oltre ai futuri assetti dell’Acciaieria, ci sono anche importanti scadenze che richiedono la presenza dei rappresentanti sindacali: il conguaglio di fine anno per il premio di risultato 2018, il nuovo integrativo, i mansionari e le problematiche riguardanti sicurezza e salute.
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