Fiamm, Dolcetta cede il ruolo di ad

"Con l’obiettivo di assicurare il consolidamento e lo sviluppo dei suoi business in un contesto di mercato sempre più globalizzato e fortemente competitivo, Fiamm con il supporto dell’advisor Goldman Sachs, sta da tempo sondando più ipotesi per individuare importanti opportunità di partnership, finalizzate ad aprire il capitale a nuovi investitori e all’ingresso di nuovi partner industriali con i quali rafforzare degli asset strategici del gruppo e il presidio dei mercati d’interesse.Le trattative sono coperte da patto di riservatezza".
Così la società in una nota stampa dopo le indiscrezioni apparse una settimana fa su Debtwire. Stando alla stampa inglese, sarebbero alla fase finale le discussioni per cedere la divisione Fiamm Componenti e Accessori (Fca) al private equity tedesco Dbag. Ma quest’ultimo non sarebbe l’unico dossier sul tavolo della famiglia Dolcetta - aggiungeva l'indomani Il Sole 24 Ore -: secondo i rumors sarebbero infatti in corso trattative per individuare un partner anche per l’unità delle batterie industriali. In questo caso l’interesse arriverebbe dalla conglomerata giapponese Hitachi, uno dei tre maggiori produttori di batterie industriali al mondo, interessato ora ad entrare nel mercato del Mediterraneo.
"Per accompagnare questa fase particolarmente importante e impegnativa - spiega oggi l'azienda vicentina -, il consiglio di amministrazione di Fiamm e quello di FCA hanno deciso all’unanimità di affidare al presidente Giuseppe Zanetti il compito di sviluppare i contatti e le conseguenti trattative. A questo scopo, il Zanetti ha assunto anche la carica di amministratore delegato, mentre Stefano Dolcetta mantiene il ruolo di consigliere di amministrazione".
Giuseppe Zanetti consulente direzionale ed esperto di operazioni straordinarie è entrato in Fiamm nel luglio 2006 come consigliere di amministrazione. A maggio 2007 è stato nominato Presidente della Spa. E’ inoltre presidente del consiglio di Amministrazione di FZ Sonick SA, società del Gruppo attiva nella produzione di batterie al sale.
Fiamm è oggi presente in 60 paesi con circa 3000 dipendenti nel mondo e circa 1200 in Italia. Il fatturato del 2015 si attesta ad un valore di 620 milioni di euro, con un EBITDA di 64 milioni. I principali mercati serviti sono l’Italia (26%) ed il resto d’Europa (51%), dove le vendite dirette alle case auto (BMW, Fiat-Chrysler, Ford, Mercedes, GM-Opel, PSA, Renault-Nissan, Toyota, Volkswagen, Jaguar, Ferrari, Maserati) rappresentano circa il 30% del fatturato.
Stefano Dolcetta fino a pochi giorni fa era anche presidente della Banca Popolare di Vicenza, incarico oggi nelle mani dell'ex uomo dei Benetton Gianni Mion. Nel 2014, Dolcetta aveva dichiarato come fosse una necessità "superare l’aspetto familiare". "Abbiamo un piano industriale molto spinto, puntiamo all’ampliamento in Cina e Usa dove vogliamo crescere. Ma uno dei grandi problemi di oggi, è che i mercati richiedono investimenti elevati e le famiglie non possono più farvi fronte" spiegava.
"In passato si è sempre ricorso al debito bancario ma oggi le risorse bancarie sono sempre più difficili e costose. Bisogna avere un approccio diverso: si può aprire il capitale a terzi, se non si vuole andare in Borsa. Oggi serve maggiore apertura da parte degli imprenditori. Un passo indietro, insomma - se non ci sono più le forze - ma con attenzione al controllo di gestione" proseguiva.
@eleonoravallin
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