Alleanza (Generali) compie 125 anni e punta sul welfare 1.300 nuovi assunti

Alleanza Assicurazioni (gruppo Generali) sceglie Genova per riunire consulenti e management di tutta Italia per celebrare con oltre 10 mila persone il 125mo anniversario. Alla convention annuale il Ceo Davide Passero ha fatto il punto sul percorso di sviluppo avviato nel 2015. Negli ultimi cinque anni la compagnia ha assunto 1.300 persone.
I numeri: la svolta digitale
Alleanza, controllata da Generali Italia guidata dal country manager Giancarlo Fancel, ha registrato in sette anni una crescita costante nella raccolta premi totale (+39%) scalando cinque posizioni tra le compagnie Vita italiane (ora è quarta). Nel 2022 la raccolta premi si è attestata a 6,3 miliardi pur in un mercato in calo (-7,2%). Anche la nuova produzione si conferma sui livelli dell’anno precedente nonostante pandemia, guerre e inflazione: nel 2022 ha superato i 3 miliardi nonostante un mercato in forte contrazione (-14%). La raccolta netta è stata positiva a quota 1,31 miliardi rispetto a un mercato in forte calo (-48%). Anche nel primo semestre 2023 Alleanza ha confermato il trend di crescita con una raccolta premi totale di oltre 3,2 miliardi (+1,8%) con la nuova produzione superiore a 1,6 miliardi e una raccolta netta positiva a 297 milioni. Nel 2024 saranno stati centrati tutti gli obiettivi del piano industriale del gruppo Generali che va a scadenza: Alleanza sotto la guida di Davide Passero (che è stato un innovatore già nella compagnia diretta Genertel) punta molto sull’ulteriore sviluppo digitale: già oggi il 90% delle polizze è emesso in forma interamente virtuale. La compagnia intanto, in una società che invecchia sempre di più, accelera nel settore del welfare, dalle polizze per la casa a quelle per la salute o la perdita di autosufficienza (ltc).
Per Giancarlo Fancel, Country Manager e amministratore delegato di Generali Italia «in 125 anni Alleanza e la sua Rete hanno contribuito a scrivere la storia del settore assicurativo. Un percorso importante di continua innovazione. Abbiamo puntato sullo sviluppo della protezione e degli investimenti, sulla spinta alla digitalizzazione, sulla diversificazione del business e sulla qualità distributiva. Oggi vogliamo fare un ulteriore salto: abbiamo l’ambizione di diventare una compagniache utilizza i big data per rispondere al meglio alle nuove esigenze dei clienti».
La storia: il “gioiello” Vita di Desiata
Era il 12 ottobre 1898 quando lo scozzese Evan Mackenzie insieme ad altri fondava a Genova Alleanza Società di Assicurazioni. Dal 1934 Alleanza con l’ingresso in Generali ha fatto la storia industriale e finanziaria del Leone fino al delisting del 2009, la successiva incorporazione in Toro Assicurazioni, e di nuovo la riconquista dell’autonomia e il passaggio sotto Generali Italia. La compagnia è storicamente legata alla figura di un top manager di rango come l’ex presidente Alfonso Desiata. Per capire l’importanza di Alleanza basta ricordare le vicende del 1990. Sono gli anni ruggenti della scalata in Francia alla Midi. Gli anni della trojka guidata dal presidente Randone, con Desiata e Eugenio Coppola di Canzano. Le Generali vanno alla carica della compagnia francese. Una partita a colpi di scacchi e di fioretto, sostenuta e appoggiata dalla Mediobanca di Cuccia. Secondo le ricostruzioni dell'epoca qualcosa si sarebbe però incrinato nel rapporto fra Desiata e Cuccia che decide di rimuoverlo dalla carica di amministratore delegato decretandone «l'esilio» proprio ad Alleanza Assicurazioni. Ma non fu un esilio. Negli anni successivi Desiata rafforzò il suo prestigio costruendo proprio il «fenomeno» Alleanza, che negli anni diventerà un «gioiello» nel settore Vita.
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