Anche Bper si lancia all’attacco: Ops da 4,3 miliardi su Sondrio

In entrambi gli istituti l’azionista principale è il gruppo Unipol. Stimate sinergie per 290 milioni

La redazione

Fino allo scorso autunno, quando il Tesoro ha venduto una quota del Monte Paschi di Siena al costruttore Francesco Gaetano Caltagirone e alla holding Delfin, il mercato pensava che l’istituto emiliano Bper Banca mirasse proprio alla rivale senese, per accelerare il percorso di crescita portato avanti negli ultimi anni.

Ieri sera, invece, è arrivato l’ennesimo colpo di scena di una stagione senza precedenti nel settore bancario. Il consiglio di amministrazione di Bper Banca ha infatti approvato il lancio di un’Offerta pubblica di scambio totalitaria sulla Banca Popolare di Sondrio, istituto che conserva la vecchia indicazione “popolare” nell’insegna ma che è stato trasformato anch’esso in società per azioni. In entrambe le banche il maggiore azionista è il gruppo assicurativo Unipol guidato da Carlo Cimbri, con quote che sfiorano il 20%, anche se l’istituto lombardo è storicamente geloso della propria autonomia.

L’Ops, condizionata alle autorizzazioni regolamentari, è finalizzata ad acquisire almeno una partecipazione superiore al 50% del capitale sociale, che consentirà agli emiliani di esercitare il controllo. «In ogni caso l’Offerente si riserva di rinunciare parzialmente a tale condizione purché la partecipazione acquisita sia superiore al 35%», afferma una nota.

Il rapporto di concambio è stato fissato in 1,45 nuove azioni Bper per ogni azione esistente di Sondrio. Rispetto ai prezzi ufficiali di mercoledì, il concambio proposto comporta un prezzo d’offerta pari a 9,527 euro per azione della Sondrio, con un premio del 6,6%, che sale al 10,3% rispetto alla media ponderata degli ultimi tre mesi. Complessivamente il valore attribuito alla banca lombarda è di 4,3 miliardi.

«Gli obiettivi strategici e industriali sono l’accelerazione della crescita e la massimizzazione della creazione di valore per tutti gli stakeholder mediante l’aggregazione tra due banche che potrà realizzarsi in modo rapido ed efficace anche grazie a modelli di business affini e valori condivisi», continua la nota. Si prevede che l'Offerta si completi nella seconda metà del 2025.

Bper afferma che «il nuovo gruppo continuerà la politica di elevata remunerazione degli azionisti, manterrà solidi coefficienti patrimoniali e una solida qualità del credito». Tra gli obiettivi previsti, un utile netto atteso al 2027 superiore ai 2 miliardi e un significativo miglioramento dei dividendi per gli azionisti di BP Sondrio. Bper stima costi di integrazione una tantum di 400 milioni, sinergie sui costi di 190 milioni l’anno e sui ricavi di 100 milioni l’anno. 

 

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