Armonia in uscita da Gsa, competizione a due tra Fsi e Iter Capital Partners
Il fondo di private equity pronto a cedere il suo 68,5%. Al tavolo della trattativa, dopo Tamagnini, entra Gamberale

UDINE. A poco più di tre anni dall’acquisizione della quota di controllo, il fondo di Private equity Armonia si prepara a lasciare il gruppo Gsa. L’operazione di exit è allo studio ormai da cinque mesi e il closing non dovrebbe essere lontano. Il valore dell’operazione? In ambienti finanziari, Gsa viene valutata tra i 250 e i 300 milioni di euro. A giocarsela, stando alle indiscrezioni riportate ieri dal Sole24Ore, dovrebbero essere il Fondo strategico italiano (Fsi) guidato da Maurizio Tamagnini e il fondo Iter Capital Partners di Vito Gamberale, già ad di Autostrade e di F2i. Se la prima offerta è in fase avanzata di discussione, la seconda è invece una new entry. Gamberale starebbe infatti preparando un’offerta frutto di un fitto lavoro realizzato sottotraccia nelle ultime settimane dal neonato fondo infrastrutturale che contenderebbe dunque a Fsi il controllo del gruppo fondato da Alessandro Pedone.
Raggiunto ieri al telefono, l’imprenditore friulano, che detiene il 30% del capitale sociale di Gsa (il 68,5% è in capo ad Armonia Italy Fund e l’1,5% al management) si è trincerato dietro a un «no comment». La società ricordiamolo è leader in Italia nei servizi di engineering e prevenzione antincendio per strutture, comprese alcune infrastrutture strategiche, come i tunnel del Monte Bianco e del Gran Sasso. Il processo di cessione come detto è stato avviato mesi addietro. Iniziato nella seconda metà dell’anno scorso e poi rinviato. Alcuni dei fondi inizialmente in lizza paiono essersi volatilizzati. Il Sole cita Investcorp, Alvarez & Marsal Private Equity e Chequers Capital. Un fitto parterre, andatosi poi a sfoltire, fino ai due attuali competitor, motivato dagli ottimi risultati messi a segno dal gruppo nell’anno della pandemia e in questo avvio di 2021. La società fondata da Pedone è infatti passata dai 96 milioni di euro del 2019 a un fatturato di 135,3 milioni nel 2020, +40,6%, e a 29,3 milioni di margine operativo lordo, pari al 21,7% dei ricavi. A questo si aggiungano i contratti pluriennali già firmati per oltre 300 milioni di euro e l’intensa politica di acquisizioni che proprio in questi giorni ha visto entrare nell’alveo del gruppo una nuova società, la Errevi System, che fanno prevedere al gruppo un valore della produzione a fine anno ulteriormente in crescita, pari a oltre 165 milioni di euro.
Numeri che aumentano di anno in anno anche sotto il profilo dell’occupazione. Dai 4.000 dipendenti del 2019, il gruppo è passato l’anno scorso a 5.000 persone a libro paga, una crescita esponenziale e senza soluzione di continuità, pari a circa mille unità in più all’anno. Forze al lavoro lungo tutto lo stivale e oltre. Nell’ambito del settore dei servizi e dei sistemi antincendio il gruppo ha all’attivo appalti strategici a livello europeo, come la gestione della sicurezza antincendio del Traforo del Monte Bianco, del tunnel del Gran Sasso, dei principali tunnel autostradali e di oltre 100 chilometri di gallerie distribuite su tutto il territorio italiano. In aggiunta al settore delle infrastrutture viarie Gsa si impegna nel settore della sicurezza antincendio in ambito sanitario con oltre 200 strutture servite in tutta Italia.
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