Atlantia, ancora in rally: la Borsa scommette sul riassetto di Autostrade

MILANO. Nuova seduta di rialzi, la terza consecutiva, per Atlantia grazie alla ripresa dei colloqui con il Governo su Aspi e sulla relativa concessione con un nuovo schema di riassetto alla studio che potrebbe risolvere, una volta per tutte, la situazione.
Il titolo della holding della famiglia Benetton oggi recupera un altro 2,2% a 12,2 euro: dai minimi sotto 10 euro toccati a meta' marzo il rally e' ora di circa il 25%. Non impattano, dunque, sul titolo i dati di traffico al 29 marzo, diffusi ieri. Aspi ha registrato un calo del 19% da inizio anno mentre per Abertis la Spagna e' a -12% e la Francia -11%. Nell'ultima settimana i cali sono per tutte le autostrade fra il 70 e 80% (Aspi -76%, Spagna -73% e Francia -80). Piu' negativo il traffico aereo, con ADR a -32% da gennaio ed Aca (Nizza) a -19%, di fatto con un traffico azzerato per entrambi gli aeroporti nell'ultima settimana (-95% per Adr e -98% per Aca). Lo scrive Radiocor.
'La durata delle attuali misure decise dai governi ed i tempi di ripresa delle attivita' sono le principali incognite ad oggi. - osservano gli esperti di Equita - Per le autostrade dove la ripresa sembra essere piu' rapida, la riduzione del traffico 2020 e' stimabile nell'ordine del 10-15%, mentre per gli aeroporti l'impatto rischia di essere del 25-30%" Il mercato, tuttavia, anche oggi sembra premiare il progredire del negoziato col Governo, cosa che dovrebbe permettere sia ad Aspi sia ad Atlantia di chiudere in tempo utile il bilancio 2019 (cosa ad oggi tutt'altro che scontata).
La ripresa dei colloqui, anticipata nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore, avrebbe visto un incontro fra i vertici di Atlantia ed il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli. La schema della possibile intesa, gia' circolato nelle scorse settimane, potrebbe vedere un cospicuo risarcimento per il crollo del ponte di Genova, un taglio delle tariffe e un'accelerazione degli investimenti sulla rete. Cio' a fronte di un riassetto nel capitale di Aspi con Atlantia che scenderebbe sotto il 50%, Cdp e F2i che entrerebbero con quote importanti e paritarie e possibili altri fondi in manovra mentre Allianz ed il fondo Silk Road dovrebbero almeno confermare il 12%.
'In questa fase l'incertezza maggiore e' rappresentata dall'andamento del traffico che impattera' significativamente l'Ebitda 2020 di tutte le societa' del gruppo, peggiorando il leverage consolidato, attualmente pari a circa cinque volte l'Ebitda: un accordo con il Governo e' quindi importante per superare le incertezze introdotte dal Milleproroghe sulla concessione di Aspi, che hanno causato il downgrade di S&P e Moody's a junk', conclude Equita.
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