Autogrill, parte l’aumento da 600 milioni, dai Benetton 300 milioni: ecco a cosa serviranno

L’iniezione di capitale servirà a ridurre l’indebitamento per circa 500 milioni, la cessione a marzo delle concessioni negli Stati Uniti, insieme alla liquidità generata dall’aumento, serviranno per acquisire nuove concessioni. Anche le acquisizioni sono nella strategia, ma il gruppo non potrà farle fino al 2023 per gli accordi con le banche

La redazione

TREVISO. Parte il 14 giugno l’aumento di capitale di Autogrill. Il gruppo, leader mondiale nel travel retail, è sotto i riflettori a Piazza Affari nel primo giorno di negoziazione dei diritti per la ricapitalizzazione da 600 milioni.  L'operazione prevede l'emissione di 130,6 milioni di nuove azioni (contro gli attuali 250,2 milioni), con l'offerta di 13 nuovi titoli, al prezzo di sottoscrizione di 4,59 euro, ogni 25 posseduti. L'azionista di maggioranza Edizione (ha il 50,1%) sottoscriverà la propria quota di aumento (per circa 300), mentre la parte restante è completamente garantita dalle banche collocatrici.

L’operazione prevede l’emissione di 130,6 milioni di nuove azioni (contro gli attuali 250,2 milioni), con l’offerta di 13 nuovi titoli, al prezzo di sottoscrizione di 4,59 euro, ogni 25 posseduti. L’azionista di maggioranza Edizione, la cassaforte della famiglia Benetton (che ha il 50,1%) sottoscriverà la propria quota di aumento (per circa 300), mentre la parte restante è completamente garantita dalle banche collocatrici. In data 8 giugno 2021, l’azionista di maggioranza, Schematrentaquattro Spa, ha assunto infatti l’impegno di esercitare tutti i diritti di opzione. Nello stesso giorno il veicolo controllato da Edizione dei Benetton ha sottoscritto con Citigroup Global Markets Limited, Credit Suisse Securities, Sociedad de Valores S. A. , Intesa Sanpaolo Spa, Mediobanca - Banca di Credito Finanziario Spa, UniCredit Bank AG, Milan Branch, BofA Securities Europe, Banca Akros, Crédit Agricole Corporate and Investment Bank, Coöperatieve Rabobank U. A. e Société Générale un contratto di garanzia a sottoscrivere, disgiuntamente e senza alcun vincolo di solidarietà tra loro, le azioni rimaste eventualmente inoptate al termine dell’eventuale offerta in Borsa, fino a concorrenza dell’importo massimo di 295 milioni.

Gli obiettivi

La ricapitalizzazione di Autogrill avrà tra gli obiettivi quello di ridurre l’indebitamento e pianificare nuove operazioni straordinarie. Si legge nella nota informativa che un importo pari a 100 milioni di euro è destinato a rimborsare «il debito derivante dall’erogazione del finanziamento oggetto del contratto di finanziamento bilaterale Intesa Sanpaolo stipulato il primo aprile 2021, atteso che il perfezionamento dell’aumento di capitale costituisce una delle ipotesi di rimborso anticipato obbligatorio». Circa 400 milioni sono destinati al rimborso, su base volontaria, di debiti del gruppo derivanti da finanziamenti prevalentemente di natura revolving. Altri 100 serviranno alla copertura delle spese dell’offerta (circa 22 milioni di euro) e alla costituzione di una riserva di liquidità (circa 78 milioni). L’emittente prevede che la riserva di liquidità sia destinata, insieme a nuovo indebitamento, al finanziamento di investimenti ulteriori. Per effetto del rimborso dei debiti finanziari, si legge ancora, il gruppo si attende una riduzione degli interessi passivi di 10,2 milioni per esercizio.

La crescita

Il rafforzamento di capitale sarà necessario anche per sviluppare la strategia di rafforzamento della leadership internazionale. A marzo 2021 Autogrill ha annunciato che la propria controllata HMSHost ha firmato un accordo per la cessione delle attività autostradali statunitensi per 375 milioni di dollari a un consorzio controllato e guidato da Blackstone Infrastructure. La cessione, come la vendita del business autostradale canadese avvenuta due anni fa, mira alla possibilità di cogliere eventuali opportunità di mercato.

Nel dettaglio i proventi dell’aumento (e le risorse rinvenienti anche dalla cessione) seguiranno tre direttrici: l’aggiudicazione di nuove concessioni, investimenti nell’innovazione digitale. Mentre per future acquisizioni si dovrà aspettare, in quanto l’ eventuale crescita per linee esterne, anche sulla base degli accordi con i creditori finanziari stipulati nel mese di marzo 2021, affermano che «le operazioni di crescita per linee esterne non possono essere effettuate fino all’inizio del 2023». —

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