Banca delle Terre Venete, 195 mila euro in borse di studio per i soci e i loro figli

Premi a 300 studenti e universitari. Il presidente Sasso: «Digitalizzazione e sostenibilità le vere sfide del nostro territorio, serve capitale umano formato e sensibile»

VEDELAGO / VICENZA. C’è chi utilizzerà il premio per il proprio percorso di Erasmus all’estero, chi per acquistare i libri del primo anno da matricola in un ateneo veneto, chi ancora - inviando un messaggio dalla Germania - fa sapere che il contributo sosterrà ancora la sua esperienza di studio fuori casa. Fino a chi, ringraziando, sottolinea che sono davvero rari i sostegni a chi svolge un dottorato di ricerca.    

Queste le voci di alcuni dei quasi 300 giovani soci o figli di soci di Banca delle Terre Venete, premiati con Borse di studio e premi scolastici al merito (per complessivi 195 mila euro, dalla scuola secondaria di primo grado al dottorato universitario) all’interno di una speciale cerimonia svoltasi mercoledì sera al Teatro Comunale di Vicenza.

Il messaggio del presidente di Banca delle Terre Venete, Gianfranco Sasso: «Come Banca del territorio, inserita in due aree straordinarie come quelle di Vicenza e Treviso, intendiamo continuare a sostenere la ripartenza e contribuire allo sviluppo sostenibile di una zona che ha bisogno di nuova vitalità, di ricominciare a produrre e a lavorare.  L’obiettivo è quindi quello di sostenere le imprese, con particolare attenzione a quelle che stanno investendo in digitalizzazione e sostenibilità, verso nuovi modelli di sviluppo. In questo processo c’è necessità di capitale umano formato e sensibile: anche per questo investiamo sui giovani e sul loro futuro. È necessario un progressivo cambio culturale e per noi giovani e sostenibilità sono la stessa cosa».

Alla serata, che ha visto l’intervento del sindaco di Vicenza Francesco Rucco e del presidente di Fondazione Teatro Comunale di Vicenza Enrico Hüllweck, oltre ai vertici della Banca e del Club Giovani Soci di Banca delle Terre Venete, è intervenuto anche Diego Rizzuto, fisico di Taxi1729 - società di formazione e comunicazione scientifica di Torino - che ha tenuto un talk sulla sostenibilità.

Banca delle Terre Venete, parte del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, è nata nel 2020 con la fusione per incorporazione tra Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola e Credito Trevigiano. Ha sede amministrativa a Vicenza e legale a Vedelago. È la prima realtà del Triveneto del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea per dimensioni e volumi di attivi, con uno stock di 3,5 miliardi di euro di attivi (è l’ottava Bcc in Italia, tra quelle del Gruppo Iccrea), con impieghi pari a 1,8 miliardi di euro e una raccolta complessiva da 3,8 miliardi di euro. Vanta una base sociale di circa 14 mila soci e conta 60 sportelli distribuiti senza sovrapposizioni a livello regionale in 49 comuni nelle province di Vicenza, Treviso, Padova e Verona, 120 mila clienti e più di 450 dipendenti.

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