Banca di Udine, nel 2021 utile netto di 4,92 milioni
La Bcc si prepara a presentare i conti all’assemblea dei soci in programma il 28 e 29 aprile, chiamata anche ad eleggere il Cda e ad approvare la proposta di dividendo
UDINE. Un utile netto di 4,92 milioni di euro, di cui 4,5 milioni destinati a riserva - come da disposizioni statutarie - e una quota destinata a dividendo e a rivalutazione dell’azione.
È il risultato dell’esercizio 2021 di Banca di Udine, Bcc aderente al Gruppo Iccrea, che i soci saranno chiamati ad approvare in assemblea, anche quest’anno con la modalità del rappresentante designato in ossequio alla prudenza rispetto ad una pandemia non ancora sconfitta. L’assemblea è già stata convocata per il 28 aprile in prima convocazione e per il 29 aprile in seconda, con all’ordine del giorno, oltre agli adempimenti legati al bilancio, anche per approvare una modifica allo statuto relativamente all’obbligo di rinnovare in terzo del Cda a ogni esercizio, prassi che si discosta da quella della maggioranza delle Bcc aderenti a Iccrea.
Nella lettera ai soci, Lorenzo Sirch, presidente di Banca di Udine, evidenzia come «il bilancio rispecchia lo stato di salute della nostra Banca. La lungimiranza e la prudenza che ne hanno caratterizzato la gestione hanno portato ad un utile ante imposte pari a 5,26 milioni di euro con un incremento del 37,87% rispetto all’anno precedente. Per quanto concerne le masse amministrate, i volumi di raccolta complessiva (diretta + indiretta), pari a 765,21 milioni di euro, sono cresciuti del 6,80% rispetto a fine 2020, mentre gli impieghi verso la clientela al netto dei fondi rettificativi si portano a 395,06 milioni di euro e registrano un aumento del 5,35%».
Sirch rimarca poi come «la solidità della banca è testimoniata dal valore dell’indicatore Cet1 che si è attestato al 25,24%, in aumento di 3,8 punti rispetto al 2020 (21,44%)». Alla luce dei risultati, ecco la proposta del Cda all’assemblea relativamente alla distribuzione «di un dividendo pari al 2% del valore nominale e una rivalutazione dell’azione dell’1,90%, pari al tasso di inflazione registrato nel 2021; il valore nominale della singola azione passerà quindi da 2,81 a 2,87 euro».
Ferma restando la modifica statutaria relativamente alla governance, se non dovesse passare saranno due gli amministratori in scadenza da rinnovare, Michele Bortolussi e Pietro Del Fabbro, e sei da confermare, Lorenzo Sirch, Alberto Lippi, Lucia Peresson, Giovanni Rinaldi, Giulia Marioni e Alberta Gervasio.
All’odg, infine, l’elezione del collegio sindacale giunto a scadenza.
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