«Banca Ifis è fiduciosa: l’Opas su Illimity Bank ha logica industriale»
I conti 2024: utile netto consolidato di 161,6 milioni e dividendi per 111,5 milioni
![La sede di Banca Ifis a Mogliano](https://images.ilnordest.it/view/acePublic/alias/contentid/1h6j58bpk668n9feapr/0/copia-di-copy-of-sp_93107134.webp?f=16%3A9&w=840)
L’offerta su illimity ha una «chiara logica industriale». Si è trattato di «un’opportunità», che la banca ha potuto cogliere perché si è trovata con «la disponibilità di capitale per farlo. Siamo fiduciosi che gli azionisti vedranno la logica di questa transazione, la potenzialità dell’operazione».
Così Frederik Geertman, amministratore delegato di Banca Ifis, si è espresso in merito all’Opas sulla società guidata da Corrado Passera. A fine gennaio l’istituto mestrino ha depositato in Consob il documento di offerta e conta di concludere l’operazione – anche alla luce delle tempistiche autorizzative – entro il terzo trimestre di quest’anno. Geertman ha parlato in occasione della presentazione dei dati relativi al bilancio 2024, che si è chiuso con risultati migliori delle aspettative. Banca Ifis ha generato un utile netto consolidato di 161,6 milioni di euro contro i 160,1 milioni del 2023 e si è detta fiduciosa in merito alla possibilità di confermare questi livelli nell’esercizio in corso. Il dato porta a 463 milioni di euro gli utili cumulati del triennio 2022-24, superiori del 12% rispetto agli obiettivi delineati nel piano industriale. Meglio delle attese anche il Cet 1: il principale indicatore di solidità patrimoniale si è attestato al 16,1% (dal 14,87% di fine 2023), 100 punti base in più dell’outlook aziendale. Alla luce di questi risultati, la società ha deciso per un dividendo totale di 111,5 milioni di euro a valere sul 2024 (2,12 euro per azione), superiore di circa il 40% agli obiettivi del piano industriale, di cui 63,1 milioni (1,20 euro per azione) già distribuiti il 20 novembre 2024 e 48,4 milioni (0,92 euro) che verranno distribuiti il 21 maggio.
Geertman ha rivendicato i risultati raggiunti, parlando di «un chiaro segnale della bontà e dell’efficacia della nostra azione trasformativa». Il riferimento è soprattutto alla «importante crescita (nell’arco triennale del piano, ndr) nel business Corporate e Commercial Banking, sia sotto il profilo dell’utile che dei volumi. «La banca - ha aggiunto - ha inoltre completato l’acquisizione di Revalea da Mediobanca e dispone ancora oggi di livelli di capitale che ci consentono di guardare con interesse ad ulteriori opportunità». Pur avendo di fronte un contesto certamente meno generoso per il settore bancario, ha sottolineato il numero uno della società, Banca Ifis può oggi guardare con ottimismo a «un futuro in cui sarà in grado di beneficiare del percorso impostato in questi ultimi tre anni al fine di favorire la sua ulteriore crescita». Tornando all’offerta di acquisto e scambio su illimity, annunciata l’8 gennaio scorso, Ifis segnala che l’operazione punta a ottenute sinergie importanti sia in termini di ricavi, sia di costi, grazie all’accelerazione della crescita ni servizi finanziari alle Pmi, nonché nel business dei crediti deteriorati, dove la banca veneta aggiungerebbe 10 miliardi di asset al suo attuale portafoglio di 23 miliardi. —
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