Cdp, a Verona il nuovo hub per il Nord Est

Una maggiore vicinanza con i territori che sarà garantita anche dalla creazione di Hub territoriali di coordinamento - a Nord Est sarà a Verona - «per essere più vicini alle esigenze del territorio e più rapidi nelle risposte»

Giorgio Barbieri

«Meno Roma e più territorio». Con queste parole l’amministratore delegato Dario Scannapieco ha presentato ieri il Piano Strategico 2025-2027 approvato da Cassa Depositi e Prestiti. Una maggiore vicinanza con i territori che sarà garantita anche dalla creazione di Hub territoriali di coordinamento - a Nord Est sarà a Verona - «per essere più vicini alle esigenze del territorio e più rapidi nelle risposte».

Il Piano punta su «competitività del Paese, coesione sociale e territoriale, sicurezza economica, le quattro priorità che guideranno l’attività di Cdp nei prossimi anni. «Con il nuovo Piano Strategico Cassa Depositi e Prestiti pone solide basi per svolgere un ruolo cruciale come piattaforma di finanza e competenze a sostegno della crescita del Paese», ha spiegato l’Ad Scannapieco. L’azione del gruppo si muoverà dunque lungo cinque pilastri, con un’evoluzione del modello operativo che vede la creazione di Hub macroregionali, volta ad accrescere la vicinanza al territorio e consolidare il ruolo di Cdp quale banca promozionale per lo sviluppo sostenibile: Business, Advisory, Equity, Real Asset e Internazionale.

Nel dettaglio, oltre 70 miliardi di euro saranno destinati alle attività di business: di questi circa 9 miliardi a sostegno dello sviluppo infrastrutturale del Paese e circa 11 miliardi a beneficio della pubblica amministrazione, attraverso attività di finanziamento e gestione di risorse pubbliche. Per quanto riguarda le imprese, l’obiettivo è fissato a 52 miliardi di volumi, potendo far leva, a partire da questo Piano, sulle sinergie con Simest, la società del Gruppo Cdp che sostiene la crescita delle imprese italiane che operano nel mondo.

Sarà poi impegnato circa 1 miliardo nella riqualificazione degli asset in portafoglio anche per interventi di rigenerazione urbana, nel sostegno al settore turistico e, in collaborazione con le Fondazioni bancarie, per l’ampliamento dell’offerta sul fronte dell’abitare sociale, con il debutto nel nuovo segmento del “Service Housing” a favore dei lavoratori del settore privato e dei servizi pubblici essenziali. Sul fronte della Cooperazione Internazionale, attraverso l'impiego di circa 5 miliardi di euro di risorse in stretta collaborazione con il Sistema italiano della Cooperazione, verrà rafforzata ulteriormente l’attività di finanziamento e di assistenza tecnica, con focus soprattutto sull’Africa e in linea con gli impegni assunti dal Paese, grazie anche alla piena attivazione di fonti e strumenti disponibili.

Tutto ciò si tradurrà, anche grazie a un maggior contributo delle attività di Advisory, in investimenti sostenuti nel prossimo triennio per circa 170 miliardi di euro. Il Piano prevede poi un rafforzamento del modello di intervento di Cdp. Si procederà, in particolare, al consolidamento delle logiche di impatto e sostenibilità nel business e nell'operatività generale, introdotte con il precedente Piano. —

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