Civibank raddoppia l’utile e ritorna al dividendo
Il Cda della banca ha approvato gli schemi di bilancio a fine dicembre 2021. Michela Del Piero: «Andiamo avanti con il nostro piano». Silenzio su SparKasse
UDINE. Civibank presenta i conti del 2021, ma mantiene il silenzio sull’annunciata Opa di Sparkasse. «Il Consiglio non ha deciso nulla e quindi, al momento, su questo non abbiamo niente da dire», ribadisce la posizione la presidente Michela Del Piero. Che commenta, invece, i dati.
«Chiudiamo il 2021 con ottimi risultati - dichiara infatti -, tutti gli indicatori sono in positivo e l’elemento da sottolineare è che si tratta del prodotto dell’operatività ordinaria, nell’anno non c’è stata alcuna operazione straordinaria. Se penso che 8 anni fa il mio obiettivo era di arrivare al pareggio con l’attività ordinaria...».
Invece chiudete in utile. «Un utile più che raddoppiato rispetto all’anno precedente». Risultati che vanno attribuiti al fatto «di aver dimostrato di essere una banca credibile - prosegue Del Piero - con una rete che lavora molto bene, a cui la comunità in cui opera ha dato fiducia. Se pensiamo al livello dei tassi, ancorati sullo zero, gran parte dei ricavi arriva dal commissionale».
Performance di tutto rispetto, dunque, per l’ex Popolare di Cividale, oggi Spa e Benefit, il cui Cda ha approvato ieri gli schemi di bilancio a fine dicembre che vedono un raddoppio dell’utile, schizzato a 14,1 milioni di euro, con un incremento del +108,2% rispetto all’anno precedente, «miglior risultato in 135 anni di storia della banca dopo il 2015, quando ci fu l’utile straordinario della cessione Icbpi» ricorda Del Piero.
Nell’anno sono stati erogati nuovi finanziamenti a famiglie e imprese del territorio per 773 milioni, +16,9% anno su anno, mentre è in flessione il credito deteriorato che «insieme al mantenimento di importanti coperture dei crediti non performing in portafoglio, ha contribuito al miglioramento della qualità del credito».
Le masse amministrate salgono a 7,84 miliardi di euro, «pari al 22% del Pil del Fvg», rimarca Civibank. I crediti verso clientela hanno raggiunto i 3,28 miliardi, +10,15%, la raccolta diretta segna +8,1% a 3,32 miliardi e quella indiretta arriva a 1,24 miliardi, +7,1%. Il patrimonio netto incrementa del +20,5% a 351 milioni e l’indicatore Cet1 ratio sale al 16,4%, anche in considerazione all’operazione di aumento di capitale avviata lo scorso autunno.
«Dati - rimarca Del Piero - che non tengono conto dell’utile del ’21». E «l’elevata solidità è il presupposto per continuare il percorso di ulteriore forte crescita intrapreso». Una crescita che, per quel che riguarda l’aspetto territoriale, è orientata al Veneto, regione in cui Civibank è già presente. Oggi la Spa opera in 8 province tra Veneto e Fvg con una rete di 64 sportelli e circa 600 dipendenti.
«La prossima apertura sarà a Padova - ricorda la presidente - che contiamo di attivare entro il mese di giugno». Detto questo «sic stantibus res, proseguiremo nell’attuazione del piano industriale» in attesa di quel che accadrà, ragionevolmente da fine marzo, con l’ufficializzazione dell’Opa di Sparkasse.
Infine, da quest’anno Civibank torna a distribuire dividendi. «Confermo - è la risposta della presidente alla domanda -. Il Cda di oggi (ieri per chi legge) non era l’occasione per decidere quanto ma lo faremo nella riunione di consiglio in programma a marzo».
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