CiviBank-Sparkasse, rinvio al 30 maggio e oggi nuova istanza perché il Tar fermi l’Opa

La Seconda sezione del Tribunale amministrativo del Lazio si è dichiara ta incompetente. I ricorsi sono stati riassegnati ad un altro collegio. Chiesto un provvedimento cautelare provvisorio

La sede di Civibank a Cividale del Friuli
La sede di Civibank a Cividale del Friuli

CIVIDALE. Il ricorso di CiviBank contro l’Opa di Sparkasse è finito sul tavolo - sbagliato - del Tar del Lazio. Il collegio della Sezione Seconda del Tribunale amministrativo, che ieri avrebbe dovuto decidere sul provvedimento cautelare - ovvero se concedere oppure no la sospensiva dell’Opa di Sparkasse in attesa del giudizio di merito - ha ritenuto di non essere competente sulla materia che è invece di competenza della Sezione Seconda-Quater, sempre dello stesso Tar del Lazio. Quindi ha cancellato dal ruolo la causa e l’ha riaffidata al presidente del Tribunale. Immediatamente è stata riassegnata alla sezione competente e c’è già una data per l’udienza in camera di consiglio: il 30 maggio. A Opa, però, già conclusa.

Ovviamente questo pone ora una serie di questioni, perché a quella data - senza interventi ulteriori - come detto l’Opa si sarà già chiusa (scade infatti domani, 20 maggio), mentre il 25 è la data indicata da Sparkasse per liquidare gli azionisti di CiviBank che hanno consegnato le azioni all’Opa (ed è anche il giorno in cui è prevista l’assemblea della Banca di Cividale spa chiamata ad approvare il bilancio ed eleggere il Cda, ndr). Semplificando: l’udienza arriverebbe troppo tardi.

E dunque? La conferma ancora non c’è, ma pare che i legali di CiviBank stiano lavorando ad una istanza urgente da presentare questa mattina al presidente del Tar del Lazio con la quale chiedere un provvedimento cautelare provvisorio finalizzato a sospendere l’Opa fino alla data già fissata per la prossima udienza, quindi almeno fino al 31 maggio.

Un posticipo della scadenza dell’Offerta pubblica di acquisto potrebbe arrivare anche da Sparkasse che però, comprensibilmente, non ha interesse a farlo. Ha già rinviato una volta la scadenza, passata dal 6 al 20 maggio (anche in virtù del ricorso depositato da CiviBank); spontaneamente non lo rifarà.

Se questa sarà la mossa di CiviBank lo sapremo oggi e con molta celerità si avrà anche la decisione del Tar.

A tutto questo si lega anche il tema assemblea del 25 maggio, sul cui svolgimento - anche qui - c’è qualche ipoteca legata all’azione giudiziaria avviata. Se il Tar concedesse il provvedimento cautelare provvisorio, si verificherebbero le condizioni per rinviare l’appuntamento con i soci ad altra data, successiva al 30 maggio. In che modo e con quali modalità sarà oggetto di valutazione. Potrebbe essere una decisione autonoma del Cda presieduto da Michela Del Piero, potrebbe presentarsi la necessità di ricorrere al Tribunale delle imprese... Diciamo che le vie sono più d’una, ma il presupposto è sempre legato a quel che deciderà il Tar del Lazio.

La battaglia legale, dunque, va avanti e oggi si scriverà un nuovo capitolo di questa contesa senza precedenti nel mondo bancario dove di Opa ce n’è stata più d’una, ma mai nessuna “ostile”.

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