Corre l’utile di Banca Generali. Confermati gli obiettivi del piano

Nei primi nove mesi sono state superate le attese degli analisti. Le masse gestite sfiorano quota 90 miliardi in crescita del 10%
Piercarlo Fiumanò
L'ad di Banca Generale Gian Maria Mossa in occasione della presentazione dell'Innovation Hub. Milano 4 Febbraio 2020. ANSA / MATTEO BAZZI
L'ad di Banca Generale Gian Maria Mossa in occasione della presentazione dell'Innovation Hub. Milano 4 Febbraio 2020. ANSA / MATTEO BAZZI

Banca Generali ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto di 255,1 milioni di euro (+64%) e con un utile ricorrente salito a 249,9 milioni (+53%). I ricavi (margine di intermediazione) sono saliti del 25,4% a 589 milioni, con il margine di interesse balzato del 160% a 228,1 milioni e commissioni nette ricorrenti in calo dell'1,7% a 337,7 milioni.

Le masse toccano un nuovo massimo storico a 88,8 miliardi in crescita del 10% anno su anno, mentre la raccolta netta nei nove mesi cresce del 7% a 4,3 miliardi e a 4,7 miliardi a fine ottobre (+2%). Il gruppo del risparmio gestito del Leone conferma gli obiettivi del suo piano industriale. «Avendo superato il giro di boa della metà del piano al giugno scorso, Banca Generali si conferma ad oggi in linea o al di sopra dei target definiti», si legge in una nota.

«Questo è un anno di forte crescita nonostante la grande volatilità ed il rallentamento della congiuntura. Registriamo un aumento a doppia cifra nei patrimoni dei nostri clienti, grazie alla spinta dalla raccolta che riflette il gran lavoro dei consulenti», commenta l'amministratore delegato, Gian Maria Mossa.

Per quanto riguarda le prospettive dell’anno il Ceo di Banca Generali aggiunge che «siamo molto concentrati nel raggiungimento dei target triennali, con solidità patrimoniale, remunerazione degli azionisti e crescita sostenibile degli utili ricorrenti come elementi fondanti della nostra strategia». Intanto Banca Generali non fa eccezione e, al pari di tutte le altre banche che hanno comunicato i risultati al 30 settembre, annuncia che non pagherà la tassa sugli extraprofitti mettendo a riserva una cifra pari a 2,5 volte il suo ammontare. Per quanto riguarda le prospettive della gestione nell'attuale «difficile contesto» e «nonostante la forte crisi dei mercati finanziari nel 2022 e il cambio di paradigma sui tassi», Banca Generali conferma l'obiettivo di un flusso cumulato di raccolta netta compreso tra 18 e 22 miliardi per il 2022-2024, una crescita media ponderata (Cagr) degli utili ricorrenti pari al 10-15% nell'arco del triennio 2021-2024 e una distribuzione di dividendi cumulati pari a 7,5-8,5 euro per azione nel periodo 2022-2025.

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