Da Intesa Sanpaolo e Bei 18 miliardi alle filiere industriali

Tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige interessate 135 filiere, oltre 1.850 fornitori per un giro d’affari complessivo di circa 17 miliardi

UDINE. Liquidità per 18 miliardi a disposizione delle imprese del Nordest dall’accordo siglato tra Intesa Sanpaolo e Bei, la Banca europea degli investimenti, a sostegno della ripresa post-Covid.

Saranno coinvolte circa 150 large e mid-corporate e oltre 50.000 Pmi in tutto il territorio.

Questa è la prima operazione in Italia a supporto di operazioni di factoring (sconto crediti commerciali) basata sul Fondo pan-europeo di garanzia (Feg), uno degli strumenti della UE di risposta alla pandemia. Per ammontare della liquidità che arriverà alle imprese è la più grande operazione sostenuta dal Feg in tutta l’Unione europea.

Il Feg è una struttura di garanzia sostenuta da 22 Stati membri della Ue, organizzata e gestita dal Gruppo Bei in partnership con i principali intermediari finanziari europei per incrementare i prestiti al tessuto produttivo con linee di credito a condizioni vantaggiose e di rapida erogazione.

L’operazione Bei-Intesa Sanpaolo permette di fornire nuova liquidità alle imprese, finanziandone il capitale circolante attraverso i prodotti del reverse factoring e del confirming, specificatamente dedicati alle filiere. Le imprese partecipanti alle singole filiere hanno la possibilità di incassare anticipatamente i propri crediti commerciali o dilazionare il pagamento dei propri debiti commerciali attraverso l’intervento della banca.

Alcune banconote da 5 Euro in una cassa din un impegato bancario. 16 aprile 2018 a Genova. ANSA/LUCA ZENNARO
Alcune banconote da 5 Euro in una cassa din un impegato bancario. 16 aprile 2018 a Genova. ANSA/LUCA ZENNARO

La presenza della garanzia infatti consente ad Intesa Sanpaolo di investire ulteriormente negli strumenti finanziari a disposizione delle filiere italiane, aumentando sia gli l’importi degli affidamenti sia il numero delle imprese coinvolte.

«Intesa Sanpaolo – spiega la banca – offre alle imprese delle filiere un servizio digitale innovativo e automatico per l’operatività Confirming. È previsto che il buyer carichi sulla piattaforma telematica gestita dall’istituto i crediti commerciali che ha riconosciuto e che intende liquidare alle scadenze previste. Le imprese fornitrici a quel punto potranno beneficiare di anticipi sui crediti commerciali in modo automatico, continuativo e a una data certa, sulla base delle proprie necessità periodiche di liquidità».

«Con Intesa Sanpaolo c’è una collaborazione consolidata e fruttuosa per il tessuto produttivo italiano, come dimostra questa importante operazione – dichiara Miguel Morgado, direttore Italia, Balcani e Malta della Bei -. Con le risorse messe a disposizione si vuole dare un aiuto concreto e mirato alle filiere industriali, e in particolare alle piccole e medie imprese, attori cruciali della ripresa economica, in ottica di sostegno alla liquidità perché questa crisi possa diventare un’occasione di rilancio della loro capacità produttiva e di rafforzamento della loro competitività. Il Fondo di garanzia paneuropeo è una risposta tempestiva alle pressanti esigenze del tessuto industriale ed integra gli sforzi nazionali in atto da parte degli Stati membri».

Stefano Barrese
Stefano Barrese

«Per facilitare il rilancio del nostro sistema produttivo è fondamentale supportare lo sviluppo e l’economia delle filiere – è la considerazione di Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo –. Unendo le proprie forze con i capifiliera, infatti, l’intera rete delle Pmi fornitrici di grandi aziende può trarre numerosi benefici, tra cui il miglioramento del merito di credito, la maggiore rapidità nell’accesso ai finanziamenti, la condivisione di progetti industriali più ampi, che comprendono l’intera supply chain».  

e.delgiudice@gnn.it

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