Da Unicredit 10 miliardi per le Pmi: «Un sostegno per tempi difficili»
L’annuncio da New York dell’amministratore delegato Andrea Orcel: «Sentiamo il dovere di aiutare le aziende del Paese a prosperare»

Dieci miliardi di euro a sostegno delle imprese di piccole e medie dimensioni e agli enti del terzo settore. È l’ammontare delle risorse messe sul piatto dalla terza edizione del piano “Unicredit per l’Italia”, presentata ieri a Milano. «Le imprese italiane hanno dimostrato una straordinaria resilienza in un contesto di tassi elevati, inflazione e tensioni geopolitiche.
Sentiamo il dovere di aiutare le aziende a prosperare, in particolare quelle che hanno una missione sociale», ha sottolineato Andrea Orcel, amministratore delegato del gruppo Unicredit, che ha introdotto l’iniziativa collegandosi in videoconferenza da New York, dove sta incontrando una serie di investitori internazionali alla luce dei risultati di bilancio.
Due giorni fa, infatti, l’istituto di Piazza Gae Aulenti ha comunicato di aver chiuso l’ultimo esercizio con utili per 8,6 miliardi di euro, il 50% in più rispetto al 2022, che verranno utilizzati interamente per remunerare i soci. «Lo scopo di Unicredit è consentire alle comunità di progredire e questo vale a maggior ragione quando i tempi sono difficili», ha aggiunto il numero uno del gruppo bancario.
Dopo gli interventi per 8 miliardi attuati nel 2022 per consentire a famiglie e imprese di affrontare i rincari energetici e delle materie prime, seguiti dalla seconda edizione nel 2023 con iniziative per 10 miliardi per sostenere i consumi e fornire nuove risorse per lo sviluppo di specifici settori, la banca mette ora in campo un pacchetto di soluzioni finanziarie, assicurative e consulenziali finalizzate ad aiutare in modo particolare le realtà economiche italiane a crescere, affrontare la transizione e diventare più competitive.
Le risorse aggiuntive messe sul piatto dalla banca andranno in tre direzioni: supporto alle microimprese, «motore di crescita dell’occupazione a livello locale, con focus particolare su imprenditoria giovanile e femminile», ha spiegato Orcel; sostegno agli enti del terzo settore, in coerenza con l’impegno del gruppo per uno sviluppo equo e una più ampia inclusione finanziaria, tramite forme di finanziamento tarate sulle specifiche esigenze degli enti e delle imprese sociali, anche con l’utilizzo delle forme di garanzia pubblica recentemente introdotte; infine supporto all’attività d’impresa nel Mezzogiorno, cui verrà destinato il 40% delle risorse.
«L’aspetto peculiare di questa iniziativa è il carattere inclusivo che si affianca alle questioni di carattere economico», ha rivendicato Remo Taricani, deputy head di Unicredit Italia.
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