De' Longhi, nel 2020 utile a 200 milioni corrono i ricavi

TREVISO. De' Longhi chiude in 2020 con risultati in crescita ed un 2021 con vendite in marcata accelerazione. L'anno scorso l'utile si è attestato a 200,1 milioni, in crescita 24,3% rispetto al 2019. I ricavi sono stati pari a 2,3 miliardi, in crescita dell'11,9% (2,37 miliardi in termini normalizzati, in crescita del 12,4%), grazie anche ad un quarto trimestre in rialzo del 10,1%.
Il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all'assemblea degli azionisti un dividendo di 0,54 euro per azione. L'Ebitda è stato pari a 359,8 milioni (+22,3%), attestandosi al 15,2% dei ricavi rispetto al 14% del precedente esercizio. Tutti i principali segmenti di prodotto hanno registrato risultati in crescita, spinti dai lanci di nuovi prodotti.
Il comparto del caffè (52% dei ricavi) ha conseguito una crescita normalizzata a doppia cifra. «Abbiamo concluso un 2020 caratterizzato da sviluppi imprevedibili e denso di sfide che hanno richiesto uno sforzo importante da parte di tutti gli stakeholder coinvolti nello sviluppo del business», afferma Massimo Garavaglia, amministratore delegato De Longhi.
Per quanto riguarda il 2021, dal punto di vista delle vendite, la partenza dell'anno è stata «straordinariamente forte, ad un ritmo - aggiunge Garavaglia - di crescita prevedibile per il primo trimestre, a parità di perimetro, nell'intorno del 50%. Tale evidenza ci porta a stimare la crescita organica dei ricavi per il 2021, includendo anche l'acquisita Capital Brands, nell'intervallo 22%-26% (ovvero nell'area 12%-15%,a parità di perimetro)».
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