Del Piero: «CiviBank non è a rischio schianto. Solidi come Sparkasse»
La presidente dell’ex popolare replica ai vertici di CariBolzano con i dati di bilancio. «Difendere la propria indipendenza non è “polemica”. L’autonomia è un valore»
UDINE. «CiviBank è una banca solida» che macina utili, che ha ripreso a distribuire dividendi, ed è anche una società benefit e, quindi «persegue, oltre a obiettivi economici, finalità a beneficio comune» nei confronti delle persone, del territorio, dell’ambiente. Un istituto che, prendendo a prestito un famoso claim, è usa a «fatti, non parole», ed è con i numeri e i fatti che continua a opporsi al tentativo di scalata di CariBolzano. E, infine ma non per importanza, «affermare e difendere la propria indipendenza non è polemica» ma è affermare un valore: quello dell’autonomia.
Piccata replica di CiviBank e della presidente, Michela Del Piero, « alle dichiarazioni - e ai toni delle stesse - dei vertici di Sparkasse» riportate dalla stampa dopo l’incontro svoltosi a Udine giovedì con il presidente dell’istituto altoatesino, Gerhard Brandstätter, e il direttore generale Nicola Calabrò, tali «da poter far sorgere dubbi sulla solidità della nostra Banca». Brandstätter aveva detto che «senza un azionista di riferimento il rischio di molte popolari come CiviBank che sono passate dalla logica di una testa un voto ad un azionariato forse troppo diffuso, è quello di perdere leadership e di schiantarsi di fronte al mercato».
«CiviBank - risponde Del Piero - è una realtà bancaria con una storia lunga 136 anni, redditizia e solida come dimostrato dai recenti dati positivi comunicati ufficialmente l’11 febbraio 2022, con un utile netto di 14,1 milioni di euro, con un incremento di +108,2% rispetto all’anno precedente - sottolinea la presidente richiamando i dati di bilancio - che certifica una conduzione e gestione dell’istituto assolutamente positiva e coerente con le politiche di banca del territorio. Una ulteriore prova della solidità di CiviBank, è data dall’indicatore di solidità patrimoniale Cet1 che si attesta, a fine 2021, al 16,4%, superiore al Cet1 dello stesso periodo di Sparkasse (14,8%)» avanza ancora la presidente.
«CiviBank ha reso ancor più concreta la virtuosità del percorso intrapreso proponendo, con riferimento all’utile realizzato nel 2021, la distribuzione di un dividendo pari a 0,20 euro ad azione» ricorda la presidente che richiama anche la trasformazione della banca, avvenuta a maggio dello scorso anno, in società benefit, «che oltre agli obiettivi economici e finanziari persegue finalità di beneficio comune operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente e altri portatori di interesse».
«Da soli questi dati dimostrano che l’opposizione di CiviBank all’Opa è fondata su dati e fatti e non “solo parole” o desiderio di avere una governance per “ottenere poltrone”, atteggiamento di mancanza di rispetto delle persone, oltre che dei ruoli, anche se oppositori» aggiunge Del Piero. «Sono quindi incomprensibili e contraddittorie le citate espressioni dei vertici di Sparkasse di una CiviBank che potrebbe “essere in affanno senza Sparkasse e Friulia” o addirittura rischi di “schiantarsi” dentro il mercato, diventando preda di grandi banche. Contraddicendosi e rivelando invece che la realtà cividalese rappresenta un appetibile partner sul mercato bancario», è l’ulteriore sottolineatura.
La presidente dell’istituto di credito friulano conclude con un richiamo al significato dei termini autonomia e indipendenza, «Desideriamo far notare che affermare e difendere la propria indipendenza non è “polemica” e che l’autonomia è di per se stessa un contenuto ed un valore, se compresa, rispettata e coerente con la società del territorio d’appartenenza - dichiara Del Piero -. E queste ragioni sono state ampiamente argomentate nel documento del Cda di CiviBank a supporto della presa di posizione contro l’Opa, diffuso la scorsa settimana». Una presa di posizione che, oggi, vede richiamate le motivazioni che «hanno portato CiviBank a ritenere l’Opa ostile» e che spingono a «voler proporre una visione diversa sul futuro della banca nel corretto rispetto del Friuli, del Veneto, dell’intero Nordest», conclude Del Piero.
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